Di Kati Irrente | 2 Febbraio 2021
-
facile
-
30 minuti
-
4 Persone
-
579/porzione
Avete voglia di una carbonara perfetta e volete conoscere la ricetta romana originale della pasta alla carbonara? Bene, qui troverete la ricetta degli spaghetti alla carbonara cremosa e ricca di gusto, e vi sentirete subito a Roma! Chiariamo subito che la carbonara si fa con guanciale, uova, pecorino romano e pepe nero. I non puristi del piatto non disdegnano la pasta alla carbonara con pancetta, panna o cipolla. Ovviamente la questione resta una delle più discusse della gastronomia italiana, un po’ come succede per il formato di pasta da usare: meglio lo spaghetto alla carbonara o i rigatoni? A voi la scelta! Di seguito trovate la ricetta per fare gli spaghetti alla carbonara cremosi e le varianti più sfiziose da provare.
SCOPRI LE MIGLIORI RICETTE DELLA CARBONARA
Ingredienti
- spaghetti 400 gr
- guanciale 150 gr
- uova 4
- pecorino romano grattugiato 100 gr
- sale q.b.
- pepe nero macinato q.b.
Preparazione
Ponete sul piano di lavoro gli ingredienti previsti, nelle dosi consigliate. Mettete il guanciale su un tagliere e con un coltello affilato tagliatelo a striscioline spesse 1 o 2 centimetri.
Ponete su un fornello medio una pentola capiente contenente abbondante acqua. Accendete la fiamma e portatela ad ebollizione. Calcolate i tempi in modo che gli spaghetti siano cotti nel momento in cui tutte le altre preparazioni (doratura del guanciale e crema di uova e pecorino) saranno pronte. Salate l'acqua moderatamente, ricordate che il guanciale è abbastanza saporito e darà sapidità al piatto.
In una ciotola abbastanza capiente da contenere (dopo) anche gli spaghetti e il guanciale, sgusciate le uova e prendete solo 3 tuorli e un uovo intero, con una forchetta o una frusta a mano sbattetele con quasi tutto il pecorino (il resto servirà per condire a crudo la pasta). Se volete, aggiungete un po' di pepe nero macinato sul momento.
Ponete su un altro fornello medio una padella antiaderente. Versatevi il guanciale e fatelo dorare su fiamma moderata mescolando spesso. Il fuoco non deve essere troppo alto: il guanciale, infatti, dovrà risultare appena croccante ma non bruciacchiato o secco. Calcolate una cottura di circa 10 minuti.
A un minuto dalla fine della cottura indicata sulla confezione degli spaghetti, scolate la pasta e trasferitela nella padella con il guanciale. Fatela saltare per un minuto circa per farla insaporire.
Il segreto per rendere gli pasta alla carbonara cremosa è quello di aggiungere qualche cucchiaio di acqua di cottura della pasta. Si tratta di un piccolo trucco che aiuta a rendere il composto di uova e pecorino fluido al punto giusto perché impedisce all'uovo di diventare secco quando viene a contatto con la pasta calda.
Adesso versate gli spaghetti nella ciotola con le uova e - come abbiamo suggerito sopra - con un po' di acqua di cottura. Mescolate velocemente e con un minimo di energia. In questo modo le uova cuoceranno amalgamandosi con gli altri ingredienti e si trasformeranno in una crema morbida e senza grumi.
Servite subito gli spaghetti alla carbonara, spolverando ogni piatto con il pecorino romano grattugiato rimasto e del pepe nero macinato o pestato al momento. La pasta alla carbonara va servita calda e gustata subito per apprezzare al meglio la cremosità delle uova nonché il sapore unico che la contraddistingue.
Varianti della carbonara
Come ogni ricetta tradizionale, anche la pasta alla carbonara ha tante varianti, con l’aggiunta o la sostituzione di alcuni ingredienti. Anche sul tipo di pasta da usare per la carbonara c’è dibattito: chi preferisce lo spaghetto, chi i bucatini o le fettuccine e le linguine, che si prestano bene ad essere condite con la carbonara cremosa ricca e saporita. A Roma è comune l’uso dei rigatoni serviti nei ristoranti, ma anche le penne trovano molti sostenitori. Come detto, a voi la scelta!SCOPRI ANCHE LE MIGLIORI RICETTE DELLA CUCINA ROMANA
Iniziamo subito la nostra panoramica sulle varianti della ricetta originale con la pasta alla carbonara con la panna. 100 ml di panna liquida da cucina prende il posto di un uovo. Si tratta di una versione ingentilita e più cremosa, con un sentore meno accentuato di uovo. In alternativa si può usare 50 ml di latte fresco intero. Per gli amanti del pesce, invece, ci sono tante versioni della carbonara di mare. La carbonara di mare con cozze e vongole e la carbonara di calamari sono solo due esempi super sfiziosi che riscuotono sempre molto successo. La carbonara si può preparare anche con il celebre robot da cucina. Le dosi degli ingredienti cambiano leggermente per la preparazione con il Bimby e il procedimento sarà molto più veloce! Inoltre, se volete una carbonara vegetariana, potete sostituire il guanciale con delle verdure, come delle zucchine rosolate con cipolla. In più si può profumare il piatto prima di servirlo in tavola con qualche pistillo di zafferano. Il gusto? Strepitoso!Pasta alla carbonara con pancetta
La pasta alla carbonara con pancetta fa storcere il naso ai puristi del guanciale ma è comunque un piatto sfizioso e saporito. Il guanciale, come molti di voi sapranno, si ottiene dalla guancia del maiale, mentre la pancetta si ricava dalla parte grassa della pancia. Per usarla nella carbonara deve essere rigorosamente dolce, non affumicata, e tesa, e mai e poi mai affettata a macchina. Preparate i vostri spaghetti alla carbonara con pancetta in maniera facile e veloce seguendo gli stessi passi del procedimento che trovate sopra, avendo cura di sostituire la pancetta dolce a cubetti al guanciale nella lista degli ingredienti.Quante uova vanno negli spaghetti alla carbonara?
Gli spaghetti alla carbonara per due persone quante uova prevedono? In genere si usa un uovo intero per ogni persona. C’è chi usa un tuorlo ciascuno più un uovo intero ogni quattro persone per garantire il giusto grado di cremosità. Un uovo e un tuorlo è il giusto compromesso, proprio come ci ha insegnato lo Chef-Giornalista Manuele Baiocchini nella sua videoricetta della pasta alla carbonara realizzata per CasaBaio. Il segreto per una carbonara perfetta, cremosa al punto giusto, sta nell’utilizzo di entrambi. Resta sempre fermo il fatto che ognuno possa seguire i propri gusti unendone o diminuendo a proprio piacimento la dose consigliata. E se non vi piace mangiare le uova semi crude potete unirle direttamente nella padella, mantecandole più a lungo, e non nella ciotola in modo che le stesse risultino ben cotte.Come far rimanere l’uovo cremoso
Il segreto di una carbonara cremosa è molto semplice, e non ha nulla a che vedere con l’aggiunta della panna, che molti uniscono a tale scopo. Basta fare rosolare il guanciale in padella senza unire altri grassi e condire la pasta direttamente nella ciotola nella quale avrete mescolato precedentemente le uova – a temperatura ambiente – con il pecorino. Una volta unito il tutto non dovrete fare altro che mescolare energicamente per poco meno di un minuto: le uova tenderanno a diventare cremose ma senza dare vita ai classici “grumi”, come è giusto che sia. Se volete assicurarvi di ottenere con maggiore facilità una carbonara cremosa: aggiungete un po’ di acqua di cottura della pasta.Carbonara, con cipolla o senza?
La pasta carbonara secondo la ricetta originale romana, al contrario della pasta alla gricia, non vuole assolutamente l’utilizzo della cipolla, né dell’aglio tuttavia. È consentito solo il pepe, quello nero e possibilmente pestato sul momento, per poterne apprezzare al meglio il tocco vagamente piccante donato al piatto.Carbonara: origine della ricetta
L’origine della ricetta romana della carbonara non è chiara, se ne hanno notizie solo a partire dal secondo dopoguerra, ma ci sono almeno tre teorie plausibili. La prima è che gente proveniente dalle montagne abruzzesi, sfollata a Roma alla fine della guerra, abbia portato la ricetta di piatti di pasta conditi con prodotti comuni della pastorizia, come uova e pancetta o lardo. Una seconda ipotesi vuole che gli osti romani, per sfamare i soldati americani, ispirati dall’idea che a colazione mangiassero uova e pancetta, abbiano proposto loro la pasta condita con questi ingredienti e, visto il successo, la ricetta si sia diffusa. La terza teoria sostiene che la pasta alla carbonara si preparava nelle osterie romane da sempre, ma solo nel dopoguerra la ricetta divenne nota al grande pubblico perché entrò nei ricettari stampati (notare come nell’edizione del 1930 del libro di Ada Boni sulla cucina regionale non sia menzionata, mentre in edizioni più recenti sia presente). Ed infine una curiosità: questo piatto, tanto famoso quanto apprezzato anche all’Estero, deve probabilmente il suo nome all’aggiunta del pepe nero macinato il quale, una volta unito, conferisce alla pasta un colore nero che somiglia, alla vista, a del carbone sbriciolato.Quale vino con la carbonara?
Come abbinare i vini nel modo giusto? Il sapore vagamente dolce di questo primo piatto può mettere in crisi riguardo l’abbinamento con il giusto vino. Sicuramente quest’ultimo non dovrà contrastarlo troppo. Optate, quindi, per un vino che non sia troppo acido come uno Chardonnay o un Pinot grigio.Come riciclare la pasta alla carbonara
Può accadere di preparare più pasta del dovuto. Come utilizzarla per non doverla gettare via? Molto semplice, riciclandola in numerose ricette sfiziose e creative. La prima, e forse la più banale, è una deliziosa frittata di pasta alla carbonara. Unite delle uova, 2 o 3, quindi mescolate bene gli spaghetti rimasti e fateli cuocere in una padella con abbondante olio di semi ben caldo, da ambo i lati e fino a completa doratura. Per renderla ancora più ricca, ammesso non lo sia già abbastanza, potrete aggiungere qualche cubetto di mozzarella o altro formaggio filante. La frittata di spaghetti alla carbonara si può cuocere anche al forno, per un risultato eccezionale adatto a servire qualcosa di insolito per cena. La carbonara filante al forno che otterrete metterà a dura prova i palati più restii.Potrebbe interessarti anche
Parole di Kati Irrente
Giornalista poliedrica scrivo per il web dal 2008. Sono appassionata del vivere green e della buona cucina, divido il tempo libero tra musica, cinema e fumetti d’autore.