Di GIeGI | 29 Settembre 2015
Foto Shutterstock | Timolina
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facile
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40 minuti
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6 Persone
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300/porzione
Per Halloween vi proponiamo le mummie wurstel, un’idea gustosa e terrificante, ma anche facile da fare, magari da preparare insieme ai vostri bambini. Per la notte del 31 ottobre trasformate la vostra cucina in un autentico laboratorio di mummificazione e seguite tutto il rituale egizio, per preparare delle super mummie e spaventare a dovere i vostri ospiti. Nel vostro laboratorio potreste sperimentare anche tipi diversi di bende, come pappardelle all’uovo, strisce di pasta di pane, o strisce di crepes, e scoprite quali garantiscono il massimo dell’effetto horror.
Ingredienti
- 6 wurstel non troppo grandi di buona qualità
- 1 rotolo di pasta sfoglia, preferibilmente di forma rettangolare
- Senape di Digione
- Pepe nero in grani
Preparazione
- Tagliate la pasta sfoglia stesa in strisce (decidete voi se volete delle bende sottili o larghe).
- Avvolgete ogni wurstel con delle strisce sovrapponendole leggermente, ma lasciate un po’ di spazio ad un estremo per la testa, dove metterete due grani di pepe come occhi.
- Aggiungere la senape di Digione, sul wurstel per dare più sapore.
- Cuocete le mummie in forno caldo a 180 gradi per 15 minuti circa, o comunque fino a quando la pasta sfoglia sarà gonfia e dorata.
- Servite subito queste appetitose mummie. Per un effetto perfetto, potreste costruire dei piccoli sarcofagi di cartoncino e farli decorare dai vostri bambini.
Cercate di armonizzare la larghezza delle bende con le dimensioni dei wurstel.
Se volete seguire i dettami egizi potreste realizzare delle simpatiche maschere funebri con fettine di salame, di prosciutto o pezzetti di peperone. Oppure potete adornare le mummie con piccoli amuleti tra le bende, utilizzando pezzetti di sottaceti, di peperoncino piccante o frammenti di formaggio.
Parole di GIeGI
GIeGI è stata collaboratrice di Buttalapasta dal 2008 al 2013, spaziando tra tutte le tipologie di ricette, con un occhio di riguardo a quelle della tradizione regionale.
