Di Lucia | 9 Gennaio 2008
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facile
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5 minuti
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1 Persone
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n.d.
Ricetta tipica per “festeggiare” l’uccisione del maiale, la “vera ricchezza” nella cultura contadina. Questo particolare piatto veniva preparato proprio il giorno del “sacrificio” del suino e in occasione della festa di Sant’Antonio Abate (Sant’Antuono), protettore degli animali e, in modo particolare del maiale, il 17 gennaio e veniva offerto ai vicini e ai parenti per condividere con loro la buona fortuna per l’intero anno solare. Questa tradizione è ormai quasi del tutto scomparsa anche se in molti centri rurali e non, si festeggia ancora il Santo con le “vampe”, i fuoconi di cascine e mobili vecchi che venivano bruciati per scaramanzia aspettando il risveglio della primavera. La “rezza” è il peritoneo del maiale.
Ingredienti
- fegato di maiale 500 g
- rezza o rete
- strutto o olio extravergine 1 cucchiaio
- foglie di alloro
- sale
- pepe
Preparazione
tagliate a grossi pezzi il fegato di maiale ed immergete la “rezza” in acqua tiepida per 15 minuti per farla ammorbidire. Quando la rete sarà diventata elastica stendetela sul tavolo da lavoro a tagliatela in tanti pezzi quante sono le parti di fegato. Avvolgete ogni pezzo aggiungendo una o due foglie d’alloro e condite con sale e pepe. In una padella e a fuoco basso fate sciogliere lo strutto o fate riscaldare l’olio e cuocete i fegato sempre a fuoco “dolce” fino a quando non sarà rosolato. Servite molto caldo accompagnando il piatto con crostini di pane casareccio. Vino consigliato: rosso tipo Colli Amerini (Umbria) servito a temperatura ambienteParole di Lucia