Di GIeGI | 7 Gennaio 2017
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facile
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50 minuti
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4 Persone
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275/porzione
Il dentice agli agrumi è un raffinato e insolito piatto di pesce, molto gustoso e leggero dove il sapore del pesce viene esaltato da quello degli agrumi, arance e limoni, e del finocchio. Portatelo in tavola accompagnato da patate al vapore e da un buon vino bianco secco ma profumato, come un Vermentino della Riviera Ligure, o, se siete stufi di Liguria, con un buon vino bianco del sud, per esempio l’Etna Bianco o il Fiano d’Avellino. Questo secondo di pesce è una buona idea anche per il menu del Cenone della Vigilia di Natale, o per la portata di pesce del pranzo di Natale, ma in generale un ottimo secondo per le domeniche invernali.
Ingredienti
- 1 dentice di circa 1 kg
- 2 limoni da agricoltura biologica
- 2 arance da agricoltura biologica
- 1 finocchio
- capperi sotto sale q.b.
- olio d’oliva extra vergine q.b.
- burro q.b.
- sale e pepe q.b.
Preparazione
- Squamate il pesce usando l’apposito utensile, svisceratelo, lavatelo ed asciugatelo.
- Affettate un limone, un’arancia, e un cipollotto.
- Deponete il dentice su una placca ricoperta da carta di forno, appoggiandolo su uno strato di fettine di limone, arancia, cipollotto e le barbine del finocchio, ricopritelo poi con gli stessi ingredienti.
- Salate, pepate il pesce, conditelo con un filo d’olio e distribuitevi sopra una manciatina di capperi.
- Cuocetelo nel forno caldo a 200 gradi per circa mezz’ora.
- Riducete il finocchio a striscioline e saltatelo in padella con un po’ di burro assieme al secondo cipollotto affettato, zeste prese dal secondo limone e dalla seconda arancia e una manciatina di capperi.
- Dopo due minuti di cottura unitevi il sugo di cottura del dentice passato al colino.
- Servite il dentice accompagandolo con le verdure, decorate con gli spicchi della seconda arancia pelati al vivo, e a piacere anche con quelli del limone.
Foto di Aaron Wallis
Parole di GIeGI
GIeGI è stata collaboratrice di Buttalapasta dal 2008 al 2013, spaziando tra tutte le tipologie di ricette, con un occhio di riguardo a quelle della tradizione regionale.