Di Angela Bruno | 27 Settembre 2013
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facile
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30 minuti
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6 Persone
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380/porzione
Il castagnaccio è un dolce molto particolare, a base di farina di castagne, arricchito con pinoli, uva passa, noci e rosmarino: realizzato con pochi ingredienti e con un procedimento molto semplice è un dessert prettamente autunnale, tipico della Toscana, regione in cui la castagna è molto diffusa.
Ingredienti
- 300 gr di farina di castagne
- 4 cucchiai di zucchero
- 1 bicchiere d'acqua
- 2 cucchiai di olio extravergine d'oliva
- 50 gr di uvetta
- 50 gr di pinoli
- 50 gr di noci sgusciate
- 2 rametti di rosmarino fresco
- Un pizzico di sale
Preparazione
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- Per prima cosa accendi il forno a 200 gradi.
- Setaccia poi la farina in un recipiente abbastanza grande ed aggiungi l’acqua, gradualmente, mescolando con una forchetta per eliminare tutti i grumi che eventualmente si formano.
La farina da utilizzare per il castagnaccio è quella dolce, che si trova in commercio dal mese di novembre: più è di qualità e più è naturalmente dolce, e richiede l'aggiunta di pochissimo zucchero.
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- Quando la farina sarà ben amalgamata aggiungi lo zucchero, il sale e l’uvetta (precedentemente fatta rinvenire in poca acqua tiepida) una manciatina di pinoli, una di noci tritate molto grossolanamente, e due cucchiai di olio.
- Mescola ancora il composto per renderlo omogeneo.
- Rovescialo in uno stampo o una teglia da forno, unti con abbondante olio d’oliva, oppure rivestiti con un foglio di carta forno.
Occorre tenere presente che il castagnaccio non cresce, quindi se si preferisce un dolce più spesso e morbido, la teglia deve essere più piccola. Facendo uno strato molto sottile, invece si ottiene un castagnaccio più croccante. In ogni caso, lo spessore va dal mezzo centimetro al centimetro e mezzo circa.
- Decora infine la superficie con i rimanenti pinoli, le noci, il rosmarino ed un filo di olio; quindi inforna per circa 30 minuti (il tempo di cottura, comunque, dipende dallo spessore dello strato). In ogni caso, un castagnaccio ben cotto deve avere la superficie screpolata e asciutta.
- Servite il castagnaccio tiepido, tagliato in grossi quadrati e magari accompagnato con un cucchiaio di ricotta fresca.
Curiosità
Il castagnaccio, come la maggior parte delle ricette tradizionali, nasce come pietanza per i contadini, poichè la castagna era un alimento molto diffuso nelle campagne, nutriente e poco costosa. Le origini di questo dolce sono dunque remote e già nel ‘500 era molto conosciuto ed apprezzato. Sembra che l’ideatore di questo buonissimo dolce sia stato il toscano Pilade da Lucca, citato nel «Commentario delle più notabili et mostruose cose d’Italia et altri luoghi», scritto da Ortensio Orlando e pubblicato a Venezia nel 1553. Fu però solo a partire dall’ 800 che il castagnaccio si diffuse nel resto d’Italia e fu solo in questo momento che venne arricchito con uvetta, pinoli e rosmarino. Una leggenda voleva che le foglioline di rosmarino utilizzate per profumare il castagnaccio costituissero un potente elisir d’amore: il giovane che avesse mangiato il dolce offertogli da una ragazza, si sarebbe subito innamorato di lei e l’avrebbe chiesta in sposa. Al giorno d’oggi questa leggenda fa un po’ sorridere ma noi consigliamo comunque di provare questa ricetta e di offrire un po’ di questo dolce alla persona desiderata, tentar non nuoce. Foto di FrancescaParole di Angela Bruno
Angela Bruno è stata una redattrice interna di Pourfemme e Buttalapasta fino al 2019. Si è occupata di moda, bellezza, food e cucina. Su Nanopress, in particolare nel corso del 2018, ha scritto di tematiche relative alla sicurezza e al benessere dei bambini, con particolare riguardo alla condizione delle madri single.