Di GIeGI | 22 Marzo 2010
-
facile
-
5 minuti
-
1 Persone
-
n.d.
Il bianco e nero di agnello sono le sue interiora (chiamate anche coratella), che infatti si distinguono in bianche, o meglio rosa, e nere, che in realtà sono rosso scuro, come il fegato e il cuore. Nel periodo pasquale potete trovarle facilmente dal macellaio, ma assicuratevi che siano freschissime dai colori brillanti, senza cattivi odori, e viscide al tatto. Questa ricetta tradizionale ligure suggerisce di cucinarle molto semplicemente con poca cipolla e un goccio di vino bianco per apprezzarne a pieno il loro gusto.
Ingredienti
- la coratella completa di un agnello (in Liguria indicato come il bianco e nero), come detto prima freschissima
- 1 cipolla bianca
- olio d’oliva extra vergine q.b.
- mezzo bicchiere scarso di vino bianco secco (ricordiamo che neanche per le frattaglie va bene il vino bianco in cartone)
- poca farina
- poco prezzemolo tritato
- sale e pep q.b.
Preparazione
Pelate la cipolla ed affettatela sottilmente. Mettete la cipolla in un tegame con un po’ di olio d’oliva. Fatela dorare a fuoco moderato. Nel frattempo tagliate a pezzetti la coratella di agnello, tenendo separate le parti chiare da quelle scure, visto che hanno tempi diversi di cottura; nelle foto il macellaio aveva già tagliato il tutto. Mettete nel tegame la parte chiara, e fatela cuocere per 4/5 minuti. Aggiungete anche le parti scure, e fatele rosolare brevemente. Bagnate con il vino bianco e fatelo evaporare. Aggiustate di sale e pepe. Spolverate con poca farina usando un setaccino e mescolate per fare addensare l’intingolo. Completare la cottura aggiungendo un po’ di prezzemolo (nelel foto abbiamo usato prezzemolos ecco ma quello fresco è meglio), ma attenzione ci vorranno pochissimi minuti, altrimenti diventerà troppo duro, soprattutto il fegato. Servite e gustate questa “povera” e antica specialità a base di coratella di agnello; a piacere spolverate ancora con poco prezzemolo tritato.Foto di GIeGI
Parole di GIeGI
GIeGI è stata collaboratrice di Buttalapasta dal 2008 al 2013, spaziando tra tutte le tipologie di ricette, con un occhio di riguardo a quelle della tradizione regionale.