Di Paolo Zignani | 22 Giugno 2023
Ci sono biscotti che godono di un successo tale da nascondere anche un falso mito, svelato da una dietologa tra lo sconcerto dei grandi amanti del prodotto in questione.
Tra il biscotto e l’essere umano c’è un legame viscerale, inutile nasconderlo. I commenti delle patite delle Macine e del Gran Cereale ne sono una prova evidente. La colazione è un rito fondamentale: bisogna accendersi, trovare entusiasmo e voglia di vivere, quindi lo zucchero è un grande amico dell’uomo barcollante dal mobile al tavolo, ma occorre trovare la quadratura del cerchio fra peso, calorie e zucchero.
La dietologa Paola Stavolone ha creato una tabella che aiuta a orientarsi fra etichette, leggende e ingredienti. Ha messo in fila, biscotto per biscotto, la quantità di zucchero per 100 grammi. Il risultato è che lo zucchero abbonda: in genere tutti ne hanno 15 grammi su 100. E in vetta domina il pavesino. Davvero stupefacente! Gli spot dicono che un pavesino ha solo 9 calorie, sì, è più leggero degli altri, però chi, un biscottino croccante dopo l’altro, arriva a 100 grammi è atteso da una sorpresa sconvolgente che ha lasciato senza parole le fans del superleggero a colazione. Tra i commenti, infatti, dilaga lo sgomento: “Così mi cade un mito”. Allora come si fa a iniziare la giornata? Nelle cucine italiane già serpeggia l’angoscia.
Zucchero ovunque e in quantità, ma c’è una via d’uscita
La dottoressa dispensa consigli, facendo coraggio a chi, leggendo i dati, là per là resta disorientato. Nessuna paura, occorre solo darsi una regola: “L’ideale – sostiene la dietologa – è consumarli con la giusta frequenza e nella giusta quantità”. Il segreto è scegliere “quelli con farine meno raffinate e con una lista d’ingredienti non lunghissima!” In altre parole, l’ elaborazione richiesta da un gran numero di sostanze di cui poco e nulla sappiamo può nascondere un problema, per gli organismi più delicati come ad esempio i diabetici o gli obesi. La cosa migliore sarebbe farli in casa, come raccomanda la dottoressa, in modo da calcolare con precisione la dose di zucchero, garantendo direttamente la genuinità del prodotto. Altrimenti, ecco la tabella.
Nel mirino delle polemiche ci sono gli zuccheri industriali che si trovano nelle farine raffinate. I commenti femminili in proposito sono implacabili, però le soluzioni si moltiplicano e divergono. C’è chi chiede una ricetta light, chi preferisce soddisfare la gola una mattina per sacrificarsi l’indomani, chi fa lo slalom da una marca all’altra e chi si dispera, perché scopre che l’adorato biscotto non fa che tradirla dispensandole zucchero a iosa. Certo, bisognerebbe evitare di farsi trascinare oltre la soglia dei 25-30 grammi di zucchero al giorno, senza contare yogurt e frutta. Chi non si fida delle proprie inconfessabili debolezze può sempre vantare, comunque, un rimedio drastico: astenersi del tutto.
Parole di Paolo Zignani