Ogni tanto Nowzaradan di Vite al limite pende ogni speranza e procede con l’espulsione del paziente: è il caso di questo tragico epilogo.
Nella storia di Vite al limite, diversi pazienti sono stati espulsi dal programma a causa di comportamenti inopportuni, scelte personali incompatibili con le direttive imposte dal dottor Nowzaradan e scarso impegno nel percorso di dimagrimento. In molti, per esempio, ricordano il caso di Angela Gutierrez: il dottore decise per l’espulsione da Vite al limite per via del suo scarso impegno (tornata a casa, Angela è riuscita però a dimagrire da sola).
Le cose sono andate assai peggio a James King: dopo l’espulsione da Vite al limite (il paziente aveva preso peso invece di perderne) è deceduto. Ci sono altri che hanno abbandonato di loro volontà e che il dottor Nowzaradan ha deciso di non richiamare più all’ordine perché deluso dal loro comportamento. Cose del genere sono successe a Sean Milliken, a Henry Foots, a Kelly Mason e Coliesa McMillian.
Perché tanti abbandoni ed espulsioni? Come spesso ripete il dottore protagonista del reality, il percorso di dimagrimento in Vite al limite è estremamente impegnativo. Chi vuole perdere peso deve impegnarsi con tutto sé stesso, dimostrare volontà, disciplina e tenuta mentale. Tante sono le sfide emotive e fisiche che mettono in difficoltà anche quelli partiti col piede giusto.
Schenee Murry-Hawkins è stata la discutissima protagonista della dodicesima puntata della sesta stagione di Vite al limite. E i fan del programma ancora la ricordano come una delle pazienti più difficili della storia dello show. All’inizio del suo percorso, viveva nell’Indiana, a Indianapolis, e pesava più di trecento chili. Il dottor Nowzaradan le aveva detto che se non fosse dimagrita presto sarebbe deceduta, dato che il suo corpo cominciava a faticare a reggere tutto quel peso.
Schenee, però, si è dimostrata fin da subito una paziente riluttante. Ha espresso in tutti i modi possibili avversione nei confronti della dieta. Fra bugie, crisi di nervi e proteste, ha perso solo un chilo durante l’intero trattamento. Alla fine, il dottore non ha potuto far altro che decidere per l’espulsione da Vite al limite.
Nel 2019, è stata ricoverata in ospedale per alcune complicanze, ma pare nulla di grave. Non si sa bene cosa abbia combinato dopo essere stata espulsa. Sul web sono circolate voci non confermate sulla sua morte o su una sua gravidanza. Per Nowzaradan l’esperienza di cura con Schenee è stata parecchio stressante e, in definitiva, fallimentare. Dovette litigarci spesso. La donna aveva un passato traumatico fatto di abusi sessuali, aborti, malattie e depressione. Fisicamente era provata da un’infezione batterica alle gambe.
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