Si sente spesso dire: Nulla avviene per caso, e l’incontro che si è tenuto presso l’Abbazia di San Nilo a Grottaferrata, organizzato dall’associazione di Vignaioli della città, ha proprio le sembianze di un piano ben orchestrato.
La Redazione era già stata ospite presso la maestosa chiesa a pochi chilometri da Roma, là dove sembra che il tempo si sia fermato e la pace regna sovrana. Esperienza millenaria è stato un evento organizzato dai Vignaioli in Grottaferrata per il millenario dell’Abbazia. Tra le antiche mura di questo luogo intriso di spiritualità e storia, si sono svolte tre giornate dedicate ai sensi e alla scoperta di vini autoctoni, fondamentale risorsa per costruire il rinascimento dell’enologia nell’era della globalizzazione.
I visitatori hanno avuto l’opportunità di ammirare alcuni luoghi solitamente chiusi al pubblico, come l’antichissima cantina, la biblioteca e il chiostro interno, oltre che assaporare una selezione pregiata di vini provenienti dalle migliori cantine della zona.
Il programma dell’evento, ricco di degustazioni guidate e incontri con esperti del settore, ha fornito spunti preziosi per approfondire la conoscenza del mondo del vino, rendendo ogni momento speciale e coinvolgente. I partecipanti hanno avuto modo di interagire con produttori e sommelier, scoprendo i segreti e le storie che si celano dietro ogni etichetta e ogni sorso.
Relatrice dell’ultima serata dell’esperienza millenaria organizzata dai Vignaioli in Grottaferrata è stata Dominga Cotarella. Nel panorama enologico italiano pochi nomi brillano con la stessa intensità. Membro di una delle famiglie più rispettate nel settore vitivinicolo, Dominga ha saputo portare avanti – assieme alle sorelle Marta ed Enrica – l’eredità familiare con una visione fresca e innovativa, consacrandosi come una delle voci più influenti e rispettate nel mondo del vino.
Nata e cresciuta in una famiglia profondamente radicata nella tradizione vinicola, Dominga è l’esempio perfetto di come la passione per il vino possa evolversi in una carriera di successo. La sua formazione accademica in ambito vitivinicolo e la sua esperienza pratica sul campo le hanno fornito una base solida, ma è la sua capacità di unire tradizione e innovazione a renderla unica.
Un aspetto particolarmente degno di nota della carriera di Dominga, Amministratore delegato dell’Azienda di famiglia, è la sua dedizione alla promozione dei vini italiani sui mercati internazionali. Grazie alla sua visione strategica e alla sua abilità comunicativa, ha contribuito a elevare la reputazione dei vini italiani a livello globale facendoli apprezzare non solo per la loro qualità, ma anche per il loro legame con il territorio e la cultura. “L’ambiente in cui cresci conta. L’appartenenza, le radici, sono importanti e non si cambiano le radici o è la pianta in primis a soffrirne“, ha detto durante il suo intervento in Abbazia.
Dall’esperienza dell’azienda agricola Famiglia Cotarella, e dal sogno della Fondazione omonima, il 17 dicembre 2017 le sorelle Cotarella fondano l’Accademia di Alta Formazione di Sala Intrecci con sede a Castiglione in Teverina (VT). L’intento è quello di investire sui giovani che mostrano entusiasmo, interesse, passione per il mondo dell’enogastronomia. Accogliere e ospitare è una forma d’arte e come tale non può prescindere dalla formazione.
Intrecci è una scuola unica del nostro Paese ideata con formula Campus per permettere agli studenti di vivere a pieno l’esperienza con sei mesi di studio in Italia e sei mesi di praticantato in giro per il mondo.
“Il nome Intrecci si riferisce alle “tre C”, parole chiave del progetto: Coraggio, Cultura e Curiosità, la base della scelta di dedicarsi a questo mestiere e dell’approccio lavorativo in generale, per arrivare a Classe, Carattere e Calore, i tratti distintivi dell’ospitalità ideale“, si legge sul sito ufficiale.
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