Di Kati Irrente | 1 Settembre 2023
Diversi studi scientifici che hanno avuto il vino come oggetto di analisi hanno dimostrato i benefici di tale bevanda sulla salute.
In pratica il vino potrebbe essere la soluzione, tutta naturale va precisato, ad una lunga serie di problemi di salute che hanno a che fare con la sfera della psiche umana. Quindi la salute mentale si cura a tavola con un bicchiere di buon vino? Sembrerebbe proprio di sì.
Ma andiamo con ordine e vediamo nel dettaglio cosa hanno scoperto gli scienziati che hanno analizzato questa bevanda alcolica che in Italia ha una lunga tradizione. E soprattutto quale tipo di vino possiede queste importanti proprietà che fanno bene alla salute dell’essere umano.
Qual è il vino che aiuta contro l’ansia e la depressione
Chi ama il vino sarà felice di sapere che la sua bevanda alcolica preferita pare essere anche una sorta di “farmaco” che cura alcuni disturbi comuni della psiche umana, e stiamo parlando dell’ansia e della depressione, che portano a tutta una serie di sintomi e di condizioni di animo particolarmente preoccupanti. Quindi un bicchiere di vino al giorno toglie il medico di torno?
Diciamo che il vino non si candida a essere una terapia contro l’ansia e la depressione, quanto, più precisamente, può aiutare gli scienziati a formulare delle terapie adatte a risolvere alcune condizioni specifiche che coinvolgono dei pazienti con particolari caratteristiche.
Ovviamente non influisce l’alcol nel curare i problemi di ansia e di depressione delle persone. Anzi, quello, che ha effetti diretti sul cervello anche potenti, potrebbe persino portare ad un aggravarsi delle condizioni iniziale del paziente.
No, quello che fa bene e che contrasta l’ansia e la depressione è una sostanza chimica che si chiama resveratrolo. Quindi proprio il resveratrolo può essere un’alternativa efficace ai farmaci per il trattamento di pazienti affetti da depressione e disturbi d’ansia. Ma dove si trova di preciso il resveratrolo?
Questa sostanza, che poi non è altro che un fenolo non flavonoide, prodotta naturalmente da numerose piante in risposta agli attacchi da agenti patogeni quali batteri o funghi, si trova nella buccia dell’uva, quindi anche nel vino, soprattutto in quello rosso. Ovviamente la quantità di resveratrolo presente nel vino, oltre che dall’uva utilizzata, dipende anche dalle modalità di lavorazione e dai processi di fermentazione.
Ad ogni modo si può fare il pieno di resveratrolo anche mangiando tutti i tipi di frutti viola come i mirtilli, i lamponi, le more selvatiche, il gelso nero, ma anche il cacao e le arachidi.
Parole di Kati Irrente
Giornalista poliedrica scrivo per il web dal 2008. Sono appassionata del vivere green e della buona cucina, divido il tempo libero tra musica, cinema e fumetti d’autore.