Di Filly di Somma | 5 Febbraio 2024
La trasmissione “4 Ristoranti” premia quei locali che successivamente avranno una notevole visibilità tra il pubblico dei buongustai.
La trasmissione televisiva, la quale può definirsi un vero e proprio “reality” della ristorazione, da anni premia i ristoranti e i ristoratori. In una delle passate edizioni del seguitissimo programma “4 Ristoranti“, capitanata dal bravissimo chef Alessandro Borghese, è emersa una ristoratrice la quale si è portata a casa con orgoglio il premio. La proprietaria del locale pensava che dopo questa vittoria il futuro del suo locale sarebbe stato incredibile. Ma purtroppo non è stato come si aspettava.
Successivamente a quel premio ricevuto, si è verificato un cambiamento importante nella sua attività, dovuto anche a un periodo di crisi e forti ripensamenti. Dal 7 febbraio la proprietaria si trova da sola a gestire il suo ristorante. Adesso tutto è cambiato: un solo tavolo con soli 12 coperti. Lei stessa si occupa sia della preparazione dei piatti che di servirli in sala. Ma di chi stiamo parlando e soprattutto di quale ristorante si tratta?
Il locale si trasforma in una “casa-ristorante”
Nell’anno 2022, Alessandro Borghese, si reca a Verona con la sua trasmissione “4 Ristoranti” per premiare il locale migliore e anche quello più romantico della città. Ben quattro i proprietari si sono sfidati nei loro rispettivi ristoranti. Vince il locale di Micol Zornella, con la sua Antica Amelia Bistrot, all’epoca aveva 24 coperti. Un luogo davvero romantico nel centro storico di una delle città più belle città che la nostra Italia possa vantare, Verona.
Dopo la vittoria come miglior ristorante romantico, sancita dalla trasmissione “4 Ristoranti”, la proprietaria vede davanti a sé un futuro davvero roseo, tanto che pensa anche di ampliare la sua passione culinaria a Londra. Ma l’entusiasmo dura poco. Nei mesi successivi alla vittoria, Micol Zornella comincia ad avere dei dubbi e ripensamenti.
Le sue parole sono state la spiegazione di tutto:
«Dopo il Covid la situazione del personale in questo mondo è disastrosa. Tanti professionisti eccezionali hanno mollato, magari riscoprendo la bellezza di stare il sabato sera sul divano con i figli. Con le nuove leve ci ho provato, ma è durissima: chi non vuole legarsi i capelli perché “non sto bene con la coda”, chi non vuole lavorare il fine settimana, chi semplicemente non si presenta quando è di turno. Tutto questo si ripercuote sul lavoro e sul servizio che io volevo garantire. Non stavo bene, non mi sentivo felice. Così a fine anno ho congedato il personale e ho chiuso tutto».
Non trovava camerieri e nessuno disposto a lavorare nei fine settimana.
Quindi la proprietaria decide di abbandonare l’attività per un momento, prendersi una pausa e rigenerarsi nella pace della montagna. Ma proprio in questo periodo di distacco ha una idea per ricominciare. Riapre il suo ristorante ma con un solo tavolo, e sarà lei stessa a cucinare e servire le pietanze ai soli 12 commensali. Il tavolo della sua nonna viene riutilizzato e riadattato nel nuovo locale che cambia anche nome: “The Table” – la Tavola.
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Adesso ci si siede a un unico tavolo, anche se non ci si conosce. Questa la nuova formula della ristoratrice. I giorni di apertura sono solo quattro a settimana, dal mercoledì al sabato. Il menù è fisso, cambia ogni sera e il costo è di 80 euro, con vini inclusi. Prenotazione online obbligatoria. Si mangia come se si fosse in una casa.
Parole di Filly di Somma