Le spugne per lavare i piatti sono un ricettacolo di batteri e il trucco “miracoloso” in realtà non funziona per disinfettarle!
Anche se vengono associate a un’attività di pulizia e sono costantemente a contatto con detergenti e acqua bollente, le classiche spugne di materiale sintetico che utilizziamo per pulire i piatti facilitano lo sviluppo di gigantesche quantità di batteri.
A favorire lo sviluppo e la moltiplicazione dei microorganismi è il fatto che la spugna ingloba acqua, calore e sostanze organiche, cioè piccoli residui del cibo che abbiamo grattato via utilizzando la spugna. Secondo gli studi sulle spugne si possono sviluppare anche 50 milioni di microorganismi, non tutti necessariamente dannosi per la nostra salute, ma di certo potenzialmente pericolosi.
Oltre a essere un ottimo ricettacolo per i batteri, le spugne di materiale sintetico sono anche estremamente inquinanti, dal momento che non sono riciclabili (quindi vanno gettate nel secco) e vengono cambiate di frequente perché, soprattutto quelle economiche, sono di cattiva qualità e tendono a consumarsi molto in fretta. Per ovviare a questo problema il consiglio è di ripiegare su utensili realizzati in materiali naturali e biodegradabili come le spazzole per piatti in bambù e le spugne naturali come la luffa, che tra le altre cose si asciugano molto più in fretta delle spugne sintetiche.
Per evitare che nella spugna si sviluppino funghi, muffe e batteri è necessario strizzare accuratamente la spugna dopo ogni lavaggio in maniera che al suo interno non ristagni acqua nella quale i batteri possano moltiplicarsi facilmente.
Per maggiore precauzione, molte persone hanno adottato l’abitudine di passare la spugna in microonde per qualche minuto allo scopo di far evaporare completamente l’acqua uccidendo al contempo i batteri in virtù della sterilizzazione dovuta proprio al fatto che la struttura della spugna viene attraversata da vapore acqueo, cioè alla temperatura di 100°.
In realtà, se questo processo non è eseguito correttamente, cioè se la spugna viene solo riscaldata ma non del tutto asciugata, le alte temperature raggiunte al suo interno, associate alla permanenza dell’acqua, non fanno altro che aiutare lo sviluppo e la proliferazione di batteri. Per questo motivo, se vogliamo davvero disinfettare le spugne nel microonde dovremo riscaldarle per diversi minuti, fino cioè a essere certi che siano completamente asciutte perché l’acqua è evaporata del tutto. Se la spugna fosse rimasta solo calda e umida avremo dato una mano ai batteri!
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