Di Salvatore Lavino | 21 Febbraio 2025
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Trovati pesticidi in queste due marche di gnocchi, sono famosissime - buttalapasta.it
Individuata la presenza di pesticidi in due marche di gnocchi confezionati che tutti quanti conoscono. Di quali si tratta, questi prodotti sono amati da tutti.
Gli gnocchi di patate sono un piatto amato da adulti e bambini e spesso li scegliamo per portarli a tavola di domenica o nei giorni festivi. Quando c’è una occasione speciale da festeggiare allora gli gnocchi di patate sono una delle primissime scelte, e tra le migliori. Anche se acquistati preconfezionati, questi deliziosi manicaretti ottimi per il pranzo, ed a volte anche per la cena (per quanto occorra sempre mangiare garantendo più leggerezza di sera rispetto ai pasti diurni, n.d.r.) possono costituire una valida alternativa ai piatti fatti in casa.
Occhio però: una recente indagine ha sollevato preoccupazioni riguardo alla loro sicurezza alimentare, mettendo in luce la presenza di pesticidi in alcune marche ben note. Una analisi condotta dalla rivista svizzera Saldo ha rivelato la presenza di sostanze chimiche potenzialmente nocive. Tra queste è balzata all’attenzione degli esperti il propamocarb, un fungicida potenzialmente dannoso per la salute. Questo fungicida è stato rinvenuto in vari gnocchi refrigerati, tra cui marchi italiani molto pubblicizzati, sollevando interrogativi sulla qualità degli ingredienti utilizzati.
Pesticidi negli gnocchi, sono quelli di Giovanni Rana e Garofalo
Anche se i livelli trovati siano risultati inferiori ai limiti legali, la scoperta ha acceso un dibattito sulla sicurezza degli alimenti che consumiamo quotidianamente. L’indagine ha esaminato un totale di 14 marchi di gnocchi, e i risultati hanno mostrato che quattro di essi contenevano propamocarb, inclusi nomi noti come Giovanni Rana e Garofalo, oltre a marchi come Anna’s Best e Betty Bossi Naturaplan Bio. La preoccupazione è che il propamocarb sia spesso utilizzato come alternativa a pesticidi più tossici, come il mancozeb, che è stato vietato nell’Unione Europea dal 2022 proprio per i suoi effetti nocivi.
Gli esperti hanno anche segnalato la presenza di un altro insetticida, il pirimifos-metile, in alcuni prodotti, associato a rischi per la salute in caso di assunzione prolungata. Nonostante il fatto che nessuno dei campioni analizzati abbia superato i limiti di legge, la questione rimane inquietante, e gli studi precedenti della rivista Saldo avevano già evidenziato la presenza di propamocarb in numerosi prodotti alimentari.
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Pesticidi negli gnocchi, sono quelli di Giovanni Rana e Garofalo
Tra le sostanze chimiche analizzate, è emerso anche il clorato, che può compromettere l’assorbimento di iodio da parte dell’organismo e, in alte concentrazioni, avere effetti negativi sui reni. Sorprendentemente, gli gnocchi di Giovanni Rana hanno mostrato le concentrazioni più elevate di clorato, sebbene anche in questo caso i valori rimanessero sotto le soglie di rischio stabilite.
Ma ci sono anche buone notizie
In mezzo a questa situazione, ci sono buone notizie: otto marchi sono risultati privi di residui chimici, dimostrando che è possibile acquistare gnocchi confezionati in sicurezza. Tra questi, spiccano gli gnocchi Nonna Mia di Lidl, che, nonostante il loro prezzo contenuto, si sono dimostrati privi di contaminanti.
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Ma ci sono anche buone notizie – buttalapasta.it
A seguito dei risultati, alcune aziende hanno reagito prontamente. Coop ha avviato un’indagine interna per approfondire la questione del propamocarb nei suoi prodotti biologici. Giovanni Rana e Garofalo, dal canto loro, hanno difeso la qualità dei loro prodotti, sottolineando l’importanza dei controlli rigorosi a cui sottopongono i loro fornitori. I pesticidi sono una problematica che si presenta spesso, nel novero della industria alimentare.
Parole di Salvatore Lavino