Troppo cavolfiore avanzato e non sai che fartene? Cucinato così, diventa irresistibile anche per i più capricciosi

cavolfiore lampadina

Troppo cavolfiore avanzato e non sai che fartene? Cucinato così, diventa irresistibile anche per i più capricciosi (Buttalapasta.it)

Con il cavolfiore avanzato puoi preparare un piatto davvero sfizioso: cucinato così anche questo ingrediente diventa irresistibile. Lo mangeranno tutti!

Il cavolfiore è un ingrediente in genere poco apprezzato non solo dai bambini, ma spesso e volentieri anche dagli adulti. Molti, infatti, fanno i capricci per mangiarlo. Se però viene cucinato nel modo giusto anche questa verdura bistrattata può diventare una vera meraviglia per il palato.

Dal momento che me ne avanzava parecchio in frigorifero ho deciso di farlo così ed il risultato ha davvero stupito tutti.

Non solo io stessa e mio marito abbiamo spazzolato il piatto, ma anche i miei figli. Davvero da non credere! Se quindi stai cercando una ricetta furba e gustosa per cucinare i cavolfiori, finalmente l’hai trovata!

Cavolfiore avanzato: se lo cucini così diventa un piatto irresistibile a prova di capricciosi

Anche i tuoi figli fanno i capricci per mangiare la verdura, in particolare il cavolfiore? Allora sei capitato nel posto giusto, perché quest’oggi voglio proprio svelarti una ricetta furba, buona, gustosa e nutriente che convincerà di sicuro tutti. Vedrai, anche i palati più difficili alla fine vorranno fare il bis. Provare per credere! Ebbene, per chi ancora non lo avesse capito, tra poco prepareremo delle saporitissime cotolette di cavolfiore. L’ideale da portare in tavola anche se si hanno degli ospiti vegetariani.

cotolette di cavolfiore

Cavolfiore avanzato: se lo cucini così diventa un piatto irresistibile a prova di capricciosi (Buttalapasta.it)

Ingredienti

  • 1 cavolfiore;
  • 3 uova;
  • 500 millilitri di olio di semi di arachidi;
  • pangrattato q.b.;
  • sale q.b.;
  • pepe q.b.;
  • farina q.b.

Preparazione

  1. Fare delle gustose cotolette di cavolfiore è davvero semplicissimo. Vedrai, in poche mosse sarai pronto a servire un secondo piatto che conquisterà tutti, perfino i più capricciosi. Per cominciare, elimina le foglie esterne del cavolfiore e sciacqualo sotto l’acqua corrente fredda.
  2. Dopodiché, taglialo a fette spesse circa 1,5 centimetri.
  3. In un piatto a parte apri le uova ed insaporiscile con un pizzico di sale ed una grattata di pepe.
  4. Infarina quindi le fette di cavolfiore da entrambi i lati e poi passale nelle uova sbattute.
  5. A questo punto, scola bene l’uovo e cospargi il cavolfiore con il pangrattato. Se vuoi, puoi anche ripassare il tutto nuovamente nelle uova e nel pangrattato, in modo da ottenere una panatura ancora più corposa e croccante.
  6. Infine, metti a scaldare l’olio di semi di arachidi sul fuoco e, quando questo sarà diventato bello caldo, immergici dentro le fette di cavolfiore e friggile a fiamma bassa per 10 minuti, ricordandoti di girarle a metà cottura, per ottenere una doratura perfettamente uniforme.
  7. Scola quindi le tue cotolette di cavolfiore e servile ancora calde.
cavolfiore impanato

Preparazione cotolette di cavolfiore (Buttalapasta.it)

In alternativa, se non vuoi friggere, puoi anche cuocere le cotolette di cavolfiore nel forno. In questo caso, adagiale su una teglia ricoperta con uno strato di carta da forno, irrora la superficie con un filo d’olio extravergine d’oliva ed inforna il tutto a 180 gradi per 40 minuti. Per essere sicuro che siano pronte, trascorso il tempo necessario, infilza le cotolette con una forchetta. Se risultano belle morbide al tatto, allora potrai portarle in tavola.

Scegli quindi la versione che più fa per te e stupisci la famiglia con questo piatto irresistibile. Se ti è piaciuta la nostra ricetta prova anche il cavolfiore gratinato con la salsiccia, una vera meraviglia!

Parole di Veronica Elia

Sono Veronica e sono una giornalista pubblicista iscritta all'ordine dei Giornalisti della Lombardia, laureata in Editoria presso l'Università degli Studi di Milano. Nel 2015 comincio il mio percorso giornalistico ed inizio a collaborare con diverse realtà editoriali in Italia e in Svizzera. Il mio motto? "Fai il lavoro che ami e non lavorerai neanche un giorno della tua vita".

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