Chi si fa domande – più che legittime – sull’origine del tonno in scatola ha uno strumento potente per tracciarne la provenienza.
Una domanda sorge spontanea nel momento in cui acquistiamo del tonno in scatola in un supermercato: da dove viene il pesce che ci stiamo portando a tavola? Inutile dire che non si tratta di semplice curiosità, ma del legittimo interrogativo da parte di un consumatore desideroso di sapere di più sulla provenienza di un alimento destinato a finire nel suo piatto.
I consumatori d’altra parte sono sempre più attenti alla qualità dei prodotti. Proprio per venire incontro a questa crescente domanda di informazioni alcune aziende – come ad esempio Rio Mare – hanno deciso di lanciare una sorta di operazione trasparenza. Come? Attraverso un sistema di tracciabilità in grado di fornire al consumatore finale tutte le informazioni di cui ha bisogno sulla scatoletta di tonno che sta per comprare.
In sostanza gli acquirenti avranno modo di tracciare il tonno in scatola, così da sapere esattamente da quale mare proviene, così come la zona di pesca e quella di lavorazione. Potremo insomma ottenere una serie di informazioni molto puntuali sul tonno contenuto in ogni confezione. Nel caso di Rio Mare ci basterà inserire un codice sul sito internet dell’azienda per avere le specifiche della scatoletta.
Non dovremo fare altro che accedere al sito web di Rio Mare e selezionare il tipo di prodotto acquistato (scatoletta, vaschetta e via dicendo). A questo punto dovremo scegliere la grammatura, vale a dire il peso della confezione (lo troveremo accanto alle informazioni nutrizionali). Successivamente saremo chiamati a inserire il codice numerico riportato sulla scatoletta di tonno.
Dopo aver digitato il codice del tonno potremo visualizzare tutte le informazioni: dalla specie di tonno alla zona FAO di pesca. Potremo anche sapere come è stato pescato (con quale tipo di reti ad esempio) e perfino da quale peschereccio. Sapremo anche in quale impianto è stato lavorato il tonno che abbiamo sotto mano. Stesso discorso per quel che riguarda la certificazione.
Iniziative come queste certo non risolvono tutti i problemi legati alla pesca del tonno (dallo sfruttamento eccessivo ai metodi di pesca che mettono a rischio la biodiversità degli oceani, per non parlare della presenza nel tonno di sostanze tossiche per la salute umana come il mercurio). Con altrettanta certezza però la tracciabilità del tonno inscatolato giova alla trasparenza del settore ittico e rappresenta un deciso passo in avanti verso un prodotto di qualità.
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