Nuovo allarme alimentare: alcuni recenti test hanno evidenziato pericolosissime tracce di glifosato nelle più note marche di farina.
Tornato alla ribalta negli ultimi anni, il glifosato è ancora oggi al centro del dibattito internazionale per quanto riguarda i rischi derivati dalla consumazione di alcuni prodotti alimentari. Si tratta dell’erbicida più diffuso al mondo, utilizzato per eliminare le piante indesiderate nelle coltivazioni.
Il suo ampio utilizzo in agricoltura, deriva principalmente dalle sue elevate capacità nel controllare la crescita di erbe infestanti e nel degradarsi rapidamente al suolo. Tuttavia, proprio a causa di questa sua peculiarità, il glifosato può contaminare facilmente il suolo, le acque e ulteriori coltivazioni.
I rischi per la salute sono molteplici e particolarmente preoccupanti. Numerosi studi scientifici hanno recentemente evidenziato come un organismo contaminato da glifosato, possa sviluppare più velocemente stati tumorali, alterazioni ormonali o indebolimenti del sistema immunitario.
Il dibattito sulla presenza di glifosato nelle farine e nella pasta è sempre più centrale. Le coltivazioni di grano, difatti, sono spesso soggette all’uso di glifosato per promuovere una crescita omogenea e sicura della piantagione durante il ciclo di produzione. Questo, tuttavia, è possibile in seguito alla recente decisione dell’Unione Europea in merito all’utilizzo di glifosato sulle piantagioni per ancora 10 anni.
L’incremento di consapevolezza tra i consumatori circa la tossicità del glifosato, ha generato un nuovo interesse nei confronti della produzione biologica. Non solo, sono numerose le ricerche le quali evidenziano la presenza di glifosato in alcune delle più note marche di farine attualmente in commercio. Una recente indagine ha selezionato 14 campioni di farine di tipo 0 e 00 tra Barilla, Caputo, Carrefour, Conad, Consilia, Coop, Esselunga, Eurospin, Farchioni, Garofalo, Lidl, Lo Conte, Molino Spadoni e Pam. Tutti i campioni sono stati sottoposti ad analisi di laboratorio, le quali hanno permesso di misurare anche l’eventuale presenza di micotossine come l’Ocratossina A e le tossine T2 e HT2.
I risultati hanno rilevato la presenza di glifosato in 11 dei 14 campioni utilizzati, con concentrazioni che rimangono sempre al di sotto dei limiti di legge di 10 mg/kg. I ricercatori hanno confermato una elevata presenza di glifosato nelle farine Caputo Nuvola farina 0 (0,024 mg/kg), Eurospin Tre Mulini farina 0 (0,024 mg/kg), Esselunga farina 00 (0,019 mg/kg) e Pam farina 0 (0,020 mg/kg). In seguito alla pubblicazione dei risultati, le aziende hanno replicato sottolineando come nei loro prodotti il glifosato sia presente nei limiti stabiliti dall’UE, senza mai accedere in livelli rischiosi per il consumatore.
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