Tour enogastronomico tra i caruggi di Genova

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Piatti sani, abbinamenti curiosi, alimenti semplici e genuini, sono questi gli ingredienti della cucina genovese, le cui radici enogastronomiche affondano in un lontano passato. Una tradizione culinaria povera ma assolutamente unica nel suo genere, frutto della combinazione di prodotti locali e di importazione, provenienti principalmente dalle terre d’Oriente. Ai tempi dell’antica Repubblica Marinara lo scambio commerciale con l’Asia fu infatti particolarmente proficuo e la cucina locale ne porta le tracce. Difficile resistere a questo “melting pot” di sapori, alle mille tentazioni culinarie, agli aromi invitanti e mai scontati in cui ci si imbatte passeggiando tra i “caruggi” di Genova.

Alla scoperta della tradizione culinaria genovese

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Ci sono tentazioni cui è difficile resistere, tra queste il buon cibo, che a Genova certo non manca. Passeggiando tra i vialetti della città portuale è facile lasciarsi sedurre dai profumi invitanti di focacce appena sfornate. Sono le cosiddette fugàssa, specialità genovese da consumare come spuntino insieme a un bicchiere di buon vino o persino a colazione, inzuppate in una tazza di caffè o cappuccino. Intorno all’ora di pranzo saranno gli aromi dello street food a farvi da guida, conducendovi dritti in una delle caratteristiche sciamadde, friggitorie risalenti addirittura al 700, che sfornano tutt’oggi curiose prelibatezze: torte salate, focacce super farcite, fritti di pesce, frisceu, ovvero stuzzicanti frittelle salate, e tradizionali farinate di ceci.

A pancia piena sarà più piacevole addentrarsi tra i “caruggi”, i vicoli del centro storico, che nascondono bellezze architettoniche e artistiche di incommensurabile valore. Chiese romaniche, oratori barocchi, prestigiosi palazzi di gusto classico e neoclassico, oggi sede di numerosi musei e mostre permanenti o temporanee. E ancora edifici in stile orientaleggiante, a rimembrare l’antica vocazione commerciale della città. Restando in tema, altra tappa imperdibile è il Mercato Orientale, ubicato in via XX settembre, costruito nel lontano 1893 nell’antico chiostro del Convento della Consolazione. Una fermata obbligatoria per chi apprezza i sapori autentici, la fragranza degli ingredienti freschi e dei prodotti appena raccolti, i profumi pungenti e vigorosi.

Una serata tra aperitivi e profumate prelibatezze

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E dopo questa full immersion all’insegna del gusto, è il momento di concedersi una meritata pausa-aperitivo. Non c’è che l’imbarazzo della scelta fra i numerosi locali del centro storico e del Porto Antico. A meno che non preferiate un’atmosfera più raccolta e romantica, in tal caso cogliete l’occasione per raggiungere il vicinissimo Boccadasse, antico borgo di pescatori immerso in una dimensione atemporale, come se qui tutto fosse rimasto inalterato nonostante il passare degli anni.

La serata non potrà che concludersi con una squisita cenetta in uno dei tanti ristoranti della città, dove sarà d’obbligo gustare il pesto, orgoglio ed emblema della cucina genovese. Probabilmente, dopo averlo assaggiato, morirete dalla voglia di scoprirne il segreto, e Genova, anche in questo caso, vi coglierà di sorpresa conquistandovi con la sua incredibile generosità. Grazie alle cosiddette cooking experiences, lezioni di cucina ad hoc, il vero pesto alla genovese per voi non avrà più segreti!

Parole di Laura De Rosa

Laureata in Scienze dei Beni Culturali (110/110), redattrice web dal 2008, collabora con riviste e numerose testate online spaziando in diversi argomenti. Ama leggere, scrivere, viaggiare e dipingere.

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