Tony Effe e Ruben, l’accoppiata romana vincente che delizia Sanremo: il ‘damme da magnà’ sta conquistando tutta la Liguria

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Tony Effe e Ruben, l’accoppiata romana vincente che delizia Sanremo: il ‘damme da magnà’ sta conquistando tutta la Liguria (Foto Instagram) - buttalapasta.it

Ruben e Tony Effe, l’accoppiata romana rivelata vincente che vuole portare una fetta di Roma a Sanremo: dove mangiare le sfiziosità del chiosco ‘Damme da magnà’.

Sanremo è Sanremo, su questo non si discute e il Festival ha negli anni davvero riservato parecchie sorprese: ce lo insegna la storia, quando Anna Oxa si presentò vestita da uomo con tanto di taglio corto sbarazzino, il più moderno ‘Dov’è Bugo‘ direttamente dalla conduzione di Amadeus sullo scontro in diretta tra il cantante e Morgan, per non parlare poi dei mille fiori distrutti da Blanco(che non si sa ancora ad oggi se fosse stata pura casualità ‘adolescenziale‘ o decisione a priori). Tuttavia il mondo della kermesse non si limita solo alla diretta RAI, perché oltre le porte dell’Ariston c’è un mondo interamente dedicato alle giornate del Festival.

E proprio qui, in questo piccolo spazio esterno troviamo un’accoppiata forse inaspettata ma che si è rivelata totalmente vincente: Tony Effe lo conosciamo tutti, conosciamo anche Ruben Bondì dalla sua pagina Instagram Cucinaconruben, che non solo continua a deliziarci con le sue specialità di stampo romano, ma ha totalmente creato un format imitato in tutto il mondo sulla sua ‘cucina in balcone‘. Il concept? Semplicissimo: un amico, un parente o persino un vip urlano letteralmente dalla strada a Ruben di voler mangiare qualcosa.

Ao che te voi magnà?‘ solitamente esclama quasi ad inizio di ogni suo video ed effettivamente è ormai un vero e proprio mantra culinario. Non per niente è stato ripreso come nome della sua collaborazione con Tony, ‘Damme da magnà, un chiosco al di fuori dell’Ariston in cui potersi deliziare di tutte le bontà tipicamente romane. Ma cosa prepara di buono e soprattutto dove possiamo trovarlo se passassimo di lì? Abbiamo inviato due nostri colleghi a raccogliere qualche piccola chicca. Preparatevi alla bontà della cucina tipica italiana!

Ruben e Tony Effe, cosa mangiare al loro chioschetto ‘Damme da magnà’: maritozzi, ‘porpette’ e molto altro

In un era social prettamente d’impatto dove forse, la cucina tradizionale, sembra volersi superare ed evolvere in qualcosa di più, c’è chi non solo non tradisce la tradizione, ma ne fa un proprio punto di forza. Non possiamo non menzionare l’incredibile capacità di Ruben Bondì, che grazie alla sua Cucinaconruben ha saputo riportare al cuore di tutti noi i piatti della tradizione romana e italiana in genere, oscillando tra innovazione e classico che non guasta mai(e come potrebbe?). E se alla sua personalità affianchiamo quella di Tony Effe, tra i cantanti rap al momento maggiormente ascoltati, il connubio potrebbe risultare forse ‘scordato‘, quando in realtà è stato tutt’altro.

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Ruben e Tony Effe, cosa mangiare al loro chioschetto ‘Damme da magnà’: maritozzi, ‘porpette’ e molto altro(Foto Ig @cucinaconruben) – buttalapasta.it

Ruben possiamo trovarlo insieme a Tony(quando non si esibisce, ovvio) proprio a Sanremo all’interno di uno stand/chiosco che è già tutto un programma: esterno tipicamente rustico, logo ‘Damme da magnà‘ in bella vista, tenda rossa che ricorda nell’immediato le trattorie romane degli anni 50 e 60, interno altrettanto semplice con fiasche di vino in bella vista, poi formaggi, salumi, il dolce più tipico della Capitale, il maritozzo, e poi ancora le porpette con la R, come le chiama lui da buon romano, lasagne, pinse di vario genere.

Abbiamo chiesto all’inviata Flaminia Laurenzi con Gianluca Cantone di fargli qualche domandaappetitosa‘ e possiamo dire di aver ricevuto proprio delle gran belle risposte: innanzitutto Flaminia chiede come sia nata questa bella idea di portare una fetta di Roma a Sanremo e, giustamente, Ruben ci racconta di quanto sia scontato per un romano ricercare il cibo della propria terra all’estero. Pertanto ha pensato di riprendere questo concetto in piccolo, dando la possibilità a ai partecipanti del Festival di trovare tutto il sapore più tipico fatto di cose buone e semplici di tutto lo street food romano.

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Tony in tenuta ‘da lavoro’ (Foto Ig @tonyeffebaby777) – buttalapasta.it

L’inviata ha ovviamente chiesto anche come se la sia cavata Tony Effe dietro il bancone, in diretta collaborazione con Ruben e proprio lo chef non ha fatto altro che complimentarsi. Alla domanda, invece, di quale piatto sia stato più richiesto nei soli due giorni di Festival, le polpette vincono su tutto. ‘C’amo fatto oggi de più?‘ chiede Bondì a uno dei suoi collaboratori, riferendoci poi di aver realizzato più di 1000 poRpette e tantissime pinse. E riusciamo a percepirne odore e sapore sin da qui. Ma non è finita ancora!

Tony e Ruben, il chiosco social e il piatto più difficile romano

Flaminia poi ha fatto una di quelle domande più semplici ma che tende a mettere un po’ in difficoltà chi la riceve, ma Ruben ha saputo rispondere con estrema disinvoltura. Tanti ragazzi seguono il suo profilo social, pertanto vedendolo dietro al bancone non sono mancate richieste di foto e autografi. ‘Ti aspettavi tutto questo?‘ chiede la Laurenzi. ‘No, all’inizio non me l’aspettavo, poi però ho capito di star facendo una cosa bella e continuo a farla perché continuo a far conoscere la mia cucina in giro per il mondo, per l’Italia e sono molto soddisfatto‘.

L’inviata ha poi fatto la domanda ‘bollente‘ per eccellenza, quale fosse il piatto romano più difficile. E trovandoci totalmente d’accordo con lui, Ruben conferma che la cacio e pepe sia facile nella realizzazione, ma difficile nella manipolazione degli ingredienti. Ne basta qualcuno in più o in meno per mandare all’aria tutto il piatto cremoso cui siamo abituati. Dove possiamo, infine, gustare tutte le sue bontà? Lungomare Imperatrice 37, tutti i giorni tutto il giorno sino a Sabato, ovvero ultima giornata del Festival. E alla domanda finale ‘Tifi per Tony?‘ non poteva che esserci risposta di questa: ‘Per Tony certo, daje‘. E daje davvero, Ruben!

Parole di Cesare Orecchio

Amante dell’arte, della cucina e della scrittura, inizio il mio percorso a soli 18 anni dopo essermi diplomato in Storia della Moda e tecniche della confezione, pubblicando la mia prima raccolta di poesie ‘Petali di vita’. Ho cambiato poi vita diventando cuoco professionista nella mia città natale Messina per poi abbracciare la scrittura a 360°.

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