Curioso di sapere quale fu il menu dell’ultima cena del Titanic? Sai che in cambusa c’erano tanti prodotti made in Italy? Scopriamoli insieme.
Tutti sanno di cosa parliamo quando nominiamo il Titanic. Il transatlantico più grande e lussuoso del mondo ebbe una brevissima vita, dato che colò a picco nell’oceano Atlantico nel suo primo viaggio inaugurale, dopo 4 giorni di navigazione, il 14 aprile 1912 alle 23:40 a causa dello scontro con un iceberg. Sul Titanic le cucine e di conseguenza le sale di ristorazione erano state studiate nei minimi dettagli e l’offerta al pubblico dei cibi era molto variegata. Almeno in prima e seconda classe.
Non si hanno dettagli sulla terza classe, non è ben chiaro nemmeno se erano previsti pasti per i passeggeri ma di sicuro siamo in grado di riportare quale fu il menu dell’ultima cena a bordo del Titanic. Certo è un po’ macabro pensare che dopo aver mangiato queste delizie la maggior parte dei passeggeri ha incontrato la morte. Però è rilevante il fatto che già all’epoca i prodotti made in Italy erano molto apprezzati e serviti per i pasti gourmet della prima classe.
La vicenda del Titanic e la sua ingloriosa fine tragica che ha portato alla morte di 1523 persone è di recente risalita alla ribalta delle cronaca dopo l’ennesimo incidente legato alla sua storia e alla sua “maledizione”. Cioè l’implosione del Titan, il piccolo sommergibile gestito da OceanGate che organizzava viaggi esplorativi nei pressi del relitto del transatlantico, e nella quale sono morte cinque persone.
Se i misteri intorno al Titanic sono ancora oggi argomenti di discussione, c’è una cosa sicura che possiamo leggere grazie alle ricerche effettuate dal giornalista Gabriele Arlotti con la collaborazione dello storico Claudio Bossi. E cioè il menu dell’ultima cena del Titanic. Cosa venne servito ai passeggeri? Ricordiamo che il cuoco era Gaspare Antonio Pietro Gatti, che si occupò personalmente di riempire la cambusa di ingredienti eccellenti per i suoi menu
Così sappiamo che a bordo c’erano almeno 30 forme intere di formaggio Parmigiano. Mentre per quanto riguarda il vero e proprio menu c’erano ostriche come antipasto, venne servito il Consommè Olga con bastoncini di Parmigiano, brodo di carne a base di vino e verdure, crema di orzo, salmone con crema di cetrioli.
Come portate principali gli ospiti potevano scegliere tra filetto coperto da foie gras e tartufo, sautè di pollo alla Lionese cotto nell’aceto di vino rosso. Tra i secondi, agnello con salsa alla menta, roast beef e petto d’anatra. I contorni: Parmentier, carote cremose, piselli e riso bianco con patate. Nonché asparagi. Il tutto bagnato da vini pregiati e birra chiara.
Infine, per il dessert: il budino Waldorf, pesche in gelatina, eclair al cioccolato e vaniglia e gelato francese. Il drink era il Clover Club, gin, sciroppo di lampone e bianco d’uovo. Oppure il cocktail composto da rum, limone, albume e champagne.
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