Di Kati Irrente | 18 Luglio 2023
Conosci tutti i tipi di ghiaccio per cocktail che esistono e come abbinarli alla perfezione? Una piccola guida con i consigli dei bartender.
Quando ordini da bere un cocktail al bar probabilmente non fai caso al tipo di ghiaccio che viene servito insieme al drink. Eppure esistono tanti tipi di ghiaccio e il loro utilizzo ti fa capire anche se ti trovi davanti a un esperto di mixology oppure a un dilettante.
Se pensi che il ghiaccio sia solo uno ti stai sbagliando. A parte le varie tipologie di forme che un cubetto di ghiaccio può avere cambia anche la composizione ed esistono anche cubetti di ghiaccio che non si sciolgono o che non sono fatti con l’acqua. Ti è salita la curiosità? Bene, andiamo a scoprire il mondo dei cubetti di ghiaccio per cocktail.
Ghiaccio per cocktail, i tipi esistenti e come usarli
Siccome il mondo del ghiaccio per cocktail è vasto, partiamo dalle basi. Se stai preparando uno dei cocktail più famosi del mondo non puoi sbagliare nella scelta del ghiaccio. Sostanzialmente il ghiaccio si divide in tre tipologie più comuni: il cubetto pieno, il cubetto forato e ghiaccio granulare.
Diamo per scontato che tutti siano preparati con acqua pura oligominerale senza residui, eventualmente depurata prima della refrigerazione, pertanto appaiono cristallini e limpidissimi. Il cubetto pieno può avere una forma di dado classica o cilindrica, lo trovi di varie dimensioni che vanno da 8 ai 60 grammi. Si usano per distillati, i long drink o per i cocktail da shacker o mixing glass. Si sciolgono lentamente quindi sono i più versatili di tutti.
Per alcuni drink si usa il ghiaccio Collins Spears che si presenta come un blocco rettangolare lungo e spesso che va a occupare quasi tutto lo spazio del bicchiere. Questo consente ai cocktail colorati di mantenersi freddi senza annacquarsi perché il blocco di ghiaccio si scioglie molto lentamente
Cubetto forato e tubetto sono gli altri due nomi con cui è conosciuto il cubetto di ghiaccio vuoto e lo riconosci perché ha una forma cava. Si usa preferibilmente per il raffreddamento di bottiglie e alimenti. Si scioglie rapidamente per questo non va assolutamente bene per i cocktail frizzanti, per cui si usa invece il ghiaccio Nugget composto da granuli compressi. Si può usare senza problemi nei cocktail analcolici.
Ghiaccio granulare, è quello che appare a scaglie e la sua forma a fiocco lo rende perfetto da usare per il caffè shakerato e altre bevande come smoothie e frappé. Le percentuali di umidità variano dal 25% per il granulare al 15/18% per il super granulare.
Il ghiaccio che non si scioglie
Infine esiste un tipo di ghiaccio che non si scioglie come il Jelly Ice Cube, che ha una consistenza gelatinosa al suo interno degli elementi che ne stabilizzano la struttura impedendogli di sciogliersi.
Parole di Kati Irrente
Giornalista poliedrica scrivo per il web dal 2008. Sono appassionata del vivere green e della buona cucina, divido il tempo libero tra musica, cinema e fumetti d’autore.