Perché le bottiglie di vino vengono prodotte in formati da 750 ml? Non è assolutamente una cifra casuale: la storia dietro è a tratti incredibile!
Siamo tornati a casa dopo una lunga ed estenuante giornata di lavoro, sistemiamo un po’ qui e lì mettendo ordine per poi recarci in cucina e stappare una bella bottiglia di vino rosso o bianco. Con ogni probabilità riempiremo una ciotolina con qualche snack, creeremo la nostra postazione vicino al divano e ci lasceremo andare a un’ora di totale relax. Il vino ovviamente sarà il nostro migliore amico in quel momento, bisogna proprio ammetterlo.
Non solo per il suo contenuto alcolico, ma anche perché rilassa e fa bene alla salute del cuore e della circolazione(in dosi moderate, si intende). Stappare una bottiglia è anche una scusa per invitare qualche amico a casa, magari preparando una cenetta improvvisata. Insomma, fin quando il nettare degli dei esiste, saremo tutti più felici. Ma vi siete mai chiesti perché le bottiglie che acquistiamo abbiano il formato da 750 ml e non da 1 litro? La risposta è bella che pronta e il motivo è assolutamente incredibile!
Perché dovrebbe avere ragioni storiche l’imbottigliamento di vino in un formato da 750 ml? Potrebbe sembrarvi strano, ma in realtà era una sorta di necessità. Anche ai giorni nostri le produzioni dei più disparati alimenti tendono ad essere confezionate seguendo alcuni pesi specifici per semplificare i conteggi durante l’importazione/esportazione e questo accadeva pure in passato.
Difatti bisogna tornare al XIX secolo circa, quando i principali produttori di vino erano i francesi. Spesso la Francia ne esportava in Gran Bretagna discrete quantità e all’epoca i britannici misuravano i liquidi in galloni imperiali. Un gallone corrispondeva più o meno a 4,54609 litri. Per semplificare quindi l’operazione del conteggio, i francesi esportavano il vino in botti da 225 litri, pari a 50 galloni, quindi 300 bottiglie da 750 ml. Ecco perché questo metodo rese più facile i processi di trasporto, rendendo le confezioni o da 6 o da 12, ancora ad oggi ampiamente diffuse.
Oltre alle ragioni storiche però, dobbiamo anche valutare l’impatto psicologico sul cliente che acquista determinate confezioni. Ad esempio per legge su ogni cartellino dei supermercati devono essere riportati i costi al kg di quel prodotto, pertanto una confezione da 125 o 250 gr ci darà più ampio margine di comprensione nel calcolo al netto del kg. Discorso analogo anche per l’impatto che i numeri hanno sulle persone. Ad esempio i numeri dispari creano in chi li vede una sorta di relax e senso di fiducia.
Ecco perché una bottiglia da 750 ml, nonostante non sia da 1 litro, verrà accettata maggiormente per via delle sensazioni che la quantità di imbottigliamento genererà in noi. Anche le cifre intermedie come appunto 250, 350, 750 vengono viste con molta più serenità rispetto alle 275, 375 e così via. Lo avreste mai immaginato?
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