Di Salvatore Lavino | 25 Dicembre 2024
Mai buttare via il brodo che avanza, lo puoi riciclare subito, altrimenti esiste la possibilità di conservarlo sia per il breve che per il lungo periodo. Come fare.
Il brodo fatto in casa è una delle fondamenta della cucina, un concentrato di sapore e nutrienti che può arricchire moltissime ricette. Si va dai tortellini o dai cappelletti in brodo fino a piatti di carne, come il brodo di cappone. Che si tratti di un brodo vegetale, di pollo o di manzo, è una base versatile che può essere utilizzata per preparare zuppe, risotti, salse e persino piatti di pasta ripiena.
A Natale la scelta in merito a pietanze che contemplano la preparazione e l’impiego del brodo non mancano. Ma spesso ci si ritrova con lo stesso che avanza. E sapere come conservarlo correttamente è qualcosa di molto utile per non dare adito ad un odioso spreco alimentare.
Buttare via tutto quanto sarebbe un delitto: il brodo di Natale può essere conservato, se non anche donato a parenti ed amici. Per fare in modo che possa essere riutilizzato mantenendo tutto il suo sapore e le sue proprietà ci sono dei metodi molto utili. Preparare il brodo è un’arte che richiede tempo e attenzione, ed è comune farne in grandi quantità.
Avere del brodo pronto in frigorifero o in freezer può essere un grande aiuto nei giorni in cui si ha poco tempo per cucinare. Inoltre, il brodo è un ottimo rimedio caldo per le giornate fredde o quando si ha bisogno di un comfort food. Conservare il brodo in modo corretto garantisce che possa essere utilizzato in qualsiasi momento, senza compromettere qualità e sapore.
Quanto tempo si può conservare il brodo in frigo? Ed in congelatore?
Se prevedi di utilizzare il brodo entro pochi giorni, la conservazione in frigorifero è la scelta ideale. Prima di riporre il brodo nel frigo, devi prima farlo raffreddare completamente. Un metodo efficace per accelerare il processo è immergere la pentola in un recipiente più grande pieno di acqua e ghiaccio. Questo aiuta a ridurre rapidamente la temperatura e a prevenire la proliferazione di batteri.
Utilizza contenitori ermetici, preferibilmente in vetro od in plastica di alta qualità, per evitare che il brodo assorba odori estranei. Assicurati che siano ben chiusi. Riponi quindi il brodo nella parte bassa del frigorifero, dove la temperatura rimane più costante. Se conservato correttamente, il brodo può durare da 3 a 4 giorni.
Per una conservazione più prolungata, riporre il brodo in congelatore è invece la soluzione migliore. Versa il brodo in contenitori rigidi o sacchetti per alimenti, lasciando un po’ di spazio in cima per consentire l’espansione durante il congelamento. In alternativa, puoi utilizzare vaschette per il ghiaccio per creare porzioni più piccole, che possono essere facilmente utilizzate in altre ricette.
Non dimenticare di etichettare i contenitori con la data di preparazione. Ciò ti aiuterà a tenere traccia della freschezza del brodo. Il brodo congelato può essere conservato per 10-12 mesi. Per utilizzarlo, trasferiscilo dal freezer al frigorifero la sera prima, in modo che possa scongelarsi lentamente.
In che modo ottimizzare la conservazione del brodo
Oltre ai sopra citati metodi di conservazione, ci sono alcuni trucchi generali che possono aiutarti a mantenere il brodo in ottime condizioni. Prima di riporre il brodo, considera di rimuovere lo strato di grasso che si forma in superficie. Strato che può favorire la formazione di muffe.
Utilizza un cucchiaio per rimuovere delicatamente il grasso solidificato. E prima di utilizzare il brodo conservato, controlla sempre il suo aspetto e l’odore.
Se noti qualcosa di strano, è meglio non rischiare e scartarlo. Il brodo tolto dal frigo o dal freezer può essere utilizzato in molte preparazioni, dall’aggiunta a risotti e minestre, fino a essere un’ottima base per salse e stufati. La sua versatilità lo rende un alleato indispensabile in cucina.
Parole di Salvatore Lavino