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Fatti di Cucina

Tè caldo, buono sì ma quasi tutti sbagliano: viene rovinato da questo errore grave

Sono in tanti a commettere questo grave errore durante la preparazione del tè: dovresti evitarlo anche tu perché cambia davvero tutto!

Se durante la stagione più calda dell’anno si prediligono bibite fresche, aperitivi in compagnia di amici in spiaggia per godere del fresco generato dalla brezza marina con annesso cocktail ghiacciato, è l’inverno il momento perfetto in cui coccolarsi con qualcosa di caldo. Cioccolate bollenti, tisane rilassanti e poi ovviamente troviamo lui, l’immancabile tè. Fumante, avvolgente, da gustare al naturale, con aggiunta di zucchero o miele e magari con qualche biscottino.

Se per noi italiani il caffè è un rituale quasi religioso, il tè è entrato comunque nella nostra usanza pomeridiana, un po’ come gli inglesi. Ne prepariamo una bella tazza mentre lavoriamo al pc, o magari mentre facciamo le pulizie. Molti tendono a usare quello già pronto in bustine monoporzioni poiché comodo e pratico, ma c’è anche chi preferisce comprare quello sfuso in erboristeria. Quale sia la scelta poco importa perché in realtà quasi tutti commettiamo un errore che può compromettere moltissimo il suo sapore e persino le proprietà. Scopriamo i dettagli!

Tè, occhio a questo grave errore: lo commettiamo tutti senza saperlo

Tutti sappiamo preparare una tazza di tè, questo è indubbio: si posiziona all’interno della nostra tazza preferita la bustina, si aggiunge il dolcificante scelto, si fa bollire l’acqua nel bollitore o in un pentolino per poi versarla all’interno in attesa che la nostra bevanda sia pronta da gustare. C’è chi preferisce berlo quasi ustionante, chi invece preferisce le temperature più tiepide. In realtà però, farlo è una vera e propria arte e la popolazione cinese ne sa qualcosa.

Non basta solo seguire i passaggi sopracitati, ma in teoria si dovrebbe scegliere una miscela sfusa di alta qualità, riscaldare le tazze in cui si versa ed evitare dolcificanti per goder appieno di tutto il suo incredibile sapore. Certamente il modo in cui si beve viene in qualche modo codificato anche dalla tradizione che ci appartiene, ad esempio in Inghilterra, ma anche in America, viene allungato con del latte, che forse per noi italiani è quasi un abominio(a differenza del caffè).

Anche per le tisane bisogna sempre seguire le istruzioni riportate sulla confezione sulla temperatura massima da rispettare – buttalapasta.it

Eppure, uno degli errori più comuni e gravi in termini di rispettabilità della materia prima è proprio l’uso dell’acqua. Sapevate che un buon tè non deve mai essere preparato con quella bollente? Ebbene sì, rispetto a quanto si possa pensare, il preparato che usiamo, nel momento in cui viene infuso a 100° perde molto del suo sapore e delle sue proprietà organolettiche. Tenderà a risultare più amaro perdendo la sua nota più dolciastra e anche il colore stesso ne risentirà. Come farlo a dovere, quindi?

Consideriamo che, sia le bustine di tè, sia quello sfuso, andrebbero infuse in una soluzione d’acqua che abbia sfiorato un massimo di 80° per tutti i tè neri forti, mentre per quelli verdi e bianchi parliamo addirittura di 72°/75° e non oltre. Questo perché in tal modo rispetteremo la natura stessa della miscela scelta, estrapoleremo tutti i sapori senza rovinarli. Dovrebbe essere lasciato in infusione da un minimo di 4 minuti a un massimo di 8, non di più e nel caso dell’utilizzo di tè in bustine non dovremmo mai versarci direttamente sopra l’acqua. Con questi segreti non vi resta che prepararlo, vedrete come cambierà completamente tutto!

Cesare Orecchio

Amante dell’arte, della cucina e della scrittura, inizio il mio percorso a soli 18 anni dopo essermi diplomato in Storia della Moda e tecniche della confezione, pubblicando la mia prima raccolta di poesie ‘Petali di vita’. Ho cambiato poi vita diventando cuoco professionista nella mia città natale Messina per poi abbracciare la scrittura a 360°.

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