Venite a scoprire la giusta conservazione del tartufo per poterlo tenere in casa e gustare aggiungendolo ai vostri piatti preferiti
Siete degli estimatori del tartufo e volete tenerlo a lungo in casa ma non sapete niente della sua conservazione? Siamo qui per darvi dei piccoli trucchi che vi saranno molto utili se avete comprato i tartufi oppure se li avete raccolti voi stessi.
Il tartufo, come saprete è un fungo che cresce sotto la superficie della terra, per cui viene detto ipogeo. In cucina è molto apprezzato per il suo aroma intenso e caratteristico, che lo rende un ingrediente pregiato per molti piatti gourmet. Per gustarlo al meglio, se lo avete a casa, dovete provvedere alla sua giusta conservazione, ecco come fare.
Esistono diverse varietà di tartufo ma le più conosciute sono il tartufo bianco (Tuber magnatum) e il tartufo nero (Tuber melanosporum). Il primo è più pregiato e si mangia sempre crudo, il secondo può essere cotto. Diciamo che in cucina si usa in tantissimi modi, per insaporire la pasta, le tagliatelle al tartufo sono eccezionali, i risotti, i carpacci, le uova. Potete anche preparare delle salse molto aromatiche per arricchire il sapore di carni e verdure.
Per conservarlo in casa correttamente, però, bisogna fare attenzione perché è un alimento che deperisce in fretta. Prima di tutto dovete sapere che non è mai una buona idea tenere a lungo, anche in frigo, i tartufi, perché sono destinati a perdere il proprio aroma. Meglio consumarli entro tre giorni, i bianchi, ed entro sei i neri, pur se conservati in frigo come vi spieghiamo di seguito.
Prima di tutto pulite i tartufi, non usate mai e poi mai l’acqua, dovete eliminare i residui terrosi con molta pazienza usando uno spazzolino. Dopodiché passateli con un panno di cotone umido e lasciate asciugare. A questo punto potete metterli in un barattolo di vetro dopo averli avvolti in carta assorbente da cucina.
Poggiate il coperchio sul barattolo e ponetelo in frigo o in un luogo abbastanza freddo. Tenete presente che il tartufo deve essere conservato in un luogo fresco, idealmente tra i 2 e i 5 per cui sistematelo nella parte bassa del frigorifero ma fate attenzione all’umidità che può accumularsi nel vasetto e danneggiare il fungo. Per cui sostituite tutti i giorni la carta assorbente per evitare la formazione di muffa.
Un altro metodo è mettere il tartufo sottovuoto in appositi sacchetti, può essere quindi riposto nel frigo, noi sconsigliamo di metterlo nel freezer, qui inevitabilmente perde il suo aroma e può diventare anche gommoso dopo scongelato. Meglio usarlo subito seguendo una delle migliori ricette con tartufo.
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