Di Kati Irrente | 9 Settembre 2024
Venite a scoprire la giusta conservazione del tartufo per poterlo tenere in casa e gustare aggiungendolo ai vostri piatti preferiti
Siete degli estimatori del tartufo e volete tenerlo a lungo in casa ma non sapete niente della sua conservazione? Siamo qui per darvi dei piccoli trucchi che vi saranno molto utili se avete comprato i tartufi oppure se li avete raccolti voi stessi.
Il tartufo, come saprete è un fungo che cresce sotto la superficie della terra, per cui viene detto ipogeo. In cucina è molto apprezzato per il suo aroma intenso e caratteristico, che lo rende un ingrediente pregiato per molti piatti gourmet. Per gustarlo al meglio, se lo avete a casa, dovete provvedere alla sua giusta conservazione, ecco come fare.
Come conservare il tartufo correttamente per evitare che vada a male
Esistono diverse varietà di tartufo ma le più conosciute sono il tartufo bianco (Tuber magnatum) e il tartufo nero (Tuber melanosporum). Il primo è più pregiato e si mangia sempre crudo, il secondo può essere cotto. Diciamo che in cucina si usa in tantissimi modi, per insaporire la pasta, le tagliatelle al tartufo sono eccezionali, i risotti, i carpacci, le uova. Potete anche preparare delle salse molto aromatiche per arricchire il sapore di carni e verdure.
Per conservarlo in casa correttamente, però, bisogna fare attenzione perché è un alimento che deperisce in fretta. Prima di tutto dovete sapere che non è mai una buona idea tenere a lungo, anche in frigo, i tartufi, perché sono destinati a perdere il proprio aroma. Meglio consumarli entro tre giorni, i bianchi, ed entro sei i neri, pur se conservati in frigo come vi spieghiamo di seguito.
Prima di tutto pulite i tartufi, non usate mai e poi mai l’acqua, dovete eliminare i residui terrosi con molta pazienza usando uno spazzolino. Dopodiché passateli con un panno di cotone umido e lasciate asciugare. A questo punto potete metterli in un barattolo di vetro dopo averli avvolti in carta assorbente da cucina.
Poggiate il coperchio sul barattolo e ponetelo in frigo o in un luogo abbastanza freddo. Tenete presente che il tartufo deve essere conservato in un luogo fresco, idealmente tra i 2 e i 5 per cui sistematelo nella parte bassa del frigorifero ma fate attenzione all’umidità che può accumularsi nel vasetto e danneggiare il fungo. Per cui sostituite tutti i giorni la carta assorbente per evitare la formazione di muffa.
Un altro metodo è mettere il tartufo sottovuoto in appositi sacchetti, può essere quindi riposto nel frigo, noi sconsigliamo di metterlo nel freezer, qui inevitabilmente perde il suo aroma e può diventare anche gommoso dopo scongelato. Meglio usarlo subito seguendo una delle migliori ricette con tartufo.
Parole di Kati Irrente
Giornalista poliedrica scrivo per il web dal 2008. Sono appassionata del vivere green e della buona cucina, divido il tempo libero tra musica, cinema e fumetti d’autore.