Quando preparo il capitone fritto io ci aggiungo sempre un pizzico di questo ingrediente: basta poco per dargli tutto un altro sapore.
Il capitone è uno degli ingredienti irrinunciabili della Vigilia di Natale non solo a Napoli, ma anche in tantissime altre città del Sud Italia. Si può cucinare arrosto o in umido, ma è soprattutto la versione fritta ad andare per la maggiore in questa ricorrenza speciale.
Se, però vuoi dargli un tocco in più in termini di sapore e allo stesso tempo vuoi cercare di sgrassare un poco questa ricetta molto ricca, devi assolutamente aggiungerci un pizzico di un ingrediente inaspettato. Ho ‘rubato’ questo trucco ai grandi chef campani ed ora lo uso sempre anch’io per la gioia del palato di tutti i miei ospiti.
Come abbiamo anticipato, il capitone fritto è uno dei piatti tipici della Vigilia di Natale in Campania e in tantissime altre regioni del Sud Italia. Al di là della sua valenza storica e folcloristica, questo piatto può davvero diventare un ‘must’ delle feste. Basta aggiungere un pizzico di un ingrediente inaspettato per trasformare un piatto generalmente sottovalutato in un trionfo di sapore. Stiamo parlando dell’alloro.
Se dovesse avanzare un po’ di capitone, ti consiglio di condirlo con un po’ di aceto di riso e di conservarlo così fino al giorno dopo. Se non ti piace il capitone, prova almeno il baccalà fritto, un’altra ricetta tipica delle feste in Campania.
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