Strofinacci e pezze da cucina, attenzione a come li lavi: solo a questa temperatura per non rischiare contaminazioni di batteri

strofinacci e termometro

Strofinacci e pezze da cucina, attenzione a come li lavi: solo a questa temperatura per non rischiare contaminazioni di batteri - buttalapasta.it

Come lavare correttamente strofinacci e pezze da cucina? Molti credono basti un classico lavaggio a mano, ma in realtà bisogna pulirli a una temperatura specifica o si rischia grosso!

Vivere in cucina significa avere a che fare anche con molti utensili: dai mestoli ai taglieri, passando per tazze, ciotole, cucchiai e ovviamente strofinacci vari, così come le più comuni pezze per sgrassare i vari piani da cucina e i lavelli. Tuttavia questo è un luogo in cui, se vige una cattiva pulizia, la contaminazione di germi e batteri è all’ordine del giorno, consideriamo ad esempio la carne cruda o il pesce non ancora cotto. Spesso l’errore più comune è sciacquarli sotto acqua corrente e far schizzare i liquidi sulle varie superfici, non curanti del fatto che proprio quell’acqua può essere un vero e proprio ricettacolo di batteri stessi.

In particolare, utilizzare le pezze e gli strofinacci ci permette di tenere sempre asciutte le superfici e al contempo poterle pulire, ma attenzione a come vengono lavate! Spesso crediamo che basti tenerle un po’ in ammollo con candeggina per eliminare tutti gli agenti pericolosi, ma in realtà le cose sono ben diverse. Difatti esiste una temperatura specifica da rispettare per rimuovere sporco e germi dalle fibre dei tessuti. Scopriamo subito insieme i dettagli!

Strofinacci e pezze da cucina, ecco come bisogna lavarli davvero: attenzione alla temperatura

Come detto, gli strofinacci e le pezze in generale da cucina si rivelano molto utili quando bisogna asciugare piatti, pulire le superfici o rimuovere chiazze di sugo, grasso o altri liquidi caduti accidentalmente sui piani cottura. Ovviamente questo dovremmo saperlo tutti, entrambi andrebbero disinfettati spesso e soprattutto gli strofinacci cambiati circa 2 volte a settimana. Tuttavia bisogna prestare attenzione anche al modo in cui vengano lavati poiché non è detto che un semplice lavaggio possa eliminare a dovere germi e batteri.

Anticipavamo poc’anzi che spesso tendiamo a commettere alcuni errori come ad esempio lo sciacquo di carne o di pesce crudo sotto il getto d’acqua corrente, che tramite schizzi può far depositare i batteri sulle superfici della cucina. Asciugando questi con le pezze o gli strofinacci li stiamo semplicemente contaminando! Ecco perché bisogna sostituire spesso quelli sporchi con quelli puliti e ovviamente bisogna disinfettarli a dovere.

strofinacci e spugne

Strofinacci e pezze da cucina, ecco come bisogna lavarli davvero: attenzione alla temperatura – buttalapasta.it

Alcuni metodi della nonna rientrano ormai nello scenario comune, come ad esempio l’uso dell’aceto per disinfettare e scrostare, ma se questo si presta benissimo all’eliminazione dell’unto e dello sporco ostinato, purtroppo non si può dire lo stesso circa del suo potere disinfettante. Ecco perché è in realtà la temperatura dell’acqua stessa ad aiutarci nell’eliminazione dei germi e dei batteri, ma a quale ci riferiamo? Consideriamo che lo sporco inizia a ‘venire via‘ dalle fibre di tessuto a circa 60°, ecco perché consigliamo sempre di eseguire un lavaggio in lavatrice apposito solo per strofinacci e pezze, usando un prodotto in polvere affinché agisca meglio con le alte temperature.

Infine, torna utile un ciclo di lavaggio a 90° poiché è questa la temperatura che garantisce l’uccisione e l’eliminazione di qualsiasi presenza di batteri. Gli strofinacci e le pezze in genere saranno linde, pulite, profumate e soprattutto sicuri da utilizzarle di volta in volta!

Parole di Cesare Orecchio

Amante dell’arte, della cucina e della scrittura, inizio il mio percorso a soli 18 anni dopo essermi diplomato in Storia della Moda e tecniche della confezione, pubblicando la mia prima raccolta di poesie ‘Petali di vita’. Ho cambiato poi vita diventando cuoco professionista nella mia città natale Messina per poi abbracciare la scrittura a 360°.

Potrebbe interessarti