Utilizzi la tua spugna per piatti ogni giorno? Attenzione agli innumerevoli rischi per la salute e per quella della tua famiglia.
Le spugnette per piatti sono tra gli strumenti quotidiani più utilizzati in cucina, presenze indispensabili per chi decide di lavare a mano le proprie stoviglie dopo ogni pasto. Tuttavia, grazie alla loro capacità assorbente, le spugne possono sporcarsi molto facilmente, trattenendo tutti i residui di cibo e di liquidi di scarico.
Le spugne in vendita nei supermercati sono realizzate in cellulosa, melammina o poliuretano, tutti materiali non totalmente biodegradabili e con un rilascio lento di particelle e microplastiche anche durante il loro normale utilizzo. Negli ultimi anni, in seguito alla presa di consapevolezza sull’impatto di certi usi sull’ambiente, sono diverse le alternative ecologiche alle spugne di uso comune presenti sul mercato.
La corsa verso il sostenibile è iniziata anche nei materiali utilizzati in cucina. Sono ormai ampiamente apprezzate le spugne da cucina realizzate con materiali biodegradabili, come la loofa o il sisal. Queste alternative non solo rispettano l’ambiente, ma presentano una durata ed affidabilità maggiore rispetto alle classiche spugne per piatti. Inoltre, le loro fibre naturali garantiscono una pulizia molto più efficace contro germi e batteri.
Miliardi di batteri potrebbero vivere attualmente nella spugna della tua cucina. Recenti studi scientifici hanno evidenziato la presenza di densità microbiche molto pericolose nelle comuni spugne da cucina. Un solo centimetro cubo di spugna, difatti, potrebbe contenere più di cinquanta miliardi di batteri, rendendo questo oggetto apparentemente innocuo, potenzialmente pericolosissimo per la salute di tutta la famiglia.
I residui di cibo, l’umidità e il contatto diretto con alcune superfici sporche, infatti, creano un ambiente ideale per la proliferazione di batteri e microrganismi pericolosi. Per questo motivo, è fondamentale disinfettare accuratamente e periodicamente la propria spugna con acqua bollette. Tuttavia, nel caso quest’ultima presenti un aspetto rovinato, alterato o con alcune parti mancanti, è necessario provvedere all’immediata sostituzione per evitare di incorrere in pericolose conseguenze per la salute.
Secondo alcuni esperti, ogni spugna da cucina andrebbe sostituita ogni una o due settimane, in modo tale da evitare il contatto delle stoviglie con batteri altamente pericolosi. Le alternative ecologiche alle normali spugne da cucina, garantiscono una maggiore durata nel tempo e forniscono importanti proprietà antisettiche derivate dai materiali di origine naturale.
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