In Europa è stata proibita la vendita di alcune spezie indiane, causa cancerogenicità: ecco quali sono quelle ‘incriminate’.
Spezie, che passione! Sapori, profumi e colori, difficile resistere. Il loro impiego in cucina è molto frequente, specie per gli intenditori, affinché si conferisca quel tocco in più ai propri manicaretti. Curry, cumino, curcuma, una vasta gamma per soddisfare i palati di tutti, anche quelli esigenti. Recentemente, però, proprio le spezie indiane si sono rese protagoniste di una brutta vicenda: il richiamo alimentare da parte delle più accreditate autorità governative e locali del settore. Il motivo? Sospetto per lo sviluppo di forme cancerogene nell’organismo.
Naturalmente l’allerta ha scatenato il panico in Europa che ne ha bloccato la vendita, prima che fosse troppo tardi. Ora la necessità dei dovuti accertamenti nonché le analisi per confermare quanto supposto. Addirittura il The Economics Times stima la segnalazione (e conseguente pericolo) di 527 prodotti, circolanti nella Comunità Europea, di cui 525 di tipo alimentare e 332 provenienti dall’India. A questo punto, quali sono le spezie che costituiscono campanello d’allarme per la propria salute e incolumità fisica?
Tutto è cominciato quando, qualche settimana fa, Singapore e Hong Kong hanno messo al bando alcune tipologie di spezie derivanti dalle due più grandi aziende indiane nel settore. A quel punto è scattato l’immediato intervento del Food Safety and Standards Authority of India (FSSAI) e l’equivalente americano Food and Drug Administration, al fine di effettuare gli opportuni controlli. Difatti tuttora è in corso una indagine, anche per verificare le eventuali responsabilità oltre che le analisi sui prodotti.
Ebbene, trattasi, principalmente di quattro miscele speziate prodotte da MDH ed Everest, i due più importanti colossi in India e nel mondo: Madras Curry Powder, Sambhar Masala, Curry in polvere e Fish Curry Masala, quest’ultimo un preparato di curry e spezie indicato per i piatti a base di pesce. Motivo? Tracce di ossido di etilene, un pesticida dannoso per la salute, la cui presenza è severamente vietata in Europa. In genere utilizzato per scopi industriali, in alcuni Paesi è consentito anche per i prodotti alimentari tra cui spezie, erbe e verdure essiccate.
Ma l’Environmental Protection Agency (EPA) spunta fuori con questa preoccupante dichiarazione: “l’etO (l’ossido di etilente) è cancerogeno per l’uomo” poiché, sulla base di prove scientifiche, potrebbe sviluppare il rischio di tumore ai globuli bianchi (inclusi il linfoma non Hodgkin, il mieloma e la leucemia linfocitica) infine il tumore al seno per le donne, nel caso di esposizione prolungata. Qualora fossero durate brevi, seppur in grandi quantità, possono insorgere sintomi quali mal di testa, nausea, vomito, difficoltà nella respirazione e altri disturbi gastrointestinali.
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