Irresistibili e gustosi, gli spaghetti di soia sono largamente apprezzati in tutto il mondo, ma come renderli morbidi e digeribili?
Noti nella cultura cinese con il nome di shirataki, gli spaghetti alla soia sono ormai entrati a far parte del patrimonio culinario di molti Paesi del mondo. Adatti a chi vuole concedersi un pasto gustoso, senza rinunciare alla leggerezza, questi speciali spaghetti rappresentano una scelta adeguata anche all’interno di un’alimentazione sana ed equilibrata.
Simili a dei noodles, ma molto più trasparenti, gli spaghetti di soia vengono ottenuti dalla lavorazione della radice di konjac, una pianta perenne originaria dell’Asia. A differenza degli spaghetti tradizionali della cucina italiana, la variante di soia presenta pochissime calorie, carboidrati e glutine, rivelandosi un’ottima scelta anche per gli intolleranti.
Oltre alle tradizionali preparazioni proposte dalla cucina cinese, gli spaghetti di soia si prestano a numerose ricette prelibate: dai condimenti estivi e più leggeri, facili da consumare ovunque, fino agli accompagnamenti di carne, pesce, verdure di stagione e salse per i periodi più freddi.
Facilmente reperibili in qualsiasi supermercato o negozio tradizionale, gli spaghetti di soia si prestano a preparazioni diverse e cotture estremamente rapide. Tuttavia, nonostante le indicazioni presenti sulle confezioni in commercio, alcune varietà di spaghetti possono risultare poco digeribili in seguito ad una cottura veloce e al contatto con le alte temperature. Gli chef cinesi seguono una particolare preparazione dello spaghetto di soia prima della cottura, la quale richiede alcuni accorgimenti ulteriori.
Quest’ultimi, infatti, dovranno essere immersi in acqua fredda per diverse ore (preferibilmente una notte intera) prima di procedere con la fase di cottura. Il contatto prolungato con l’acqua, infatti, permetterà allo spaghetto di perdere la sua iniziare rigidità nei confronti di una maggiore morbidezza e digeribilità del prodotto. Dopo aver osservato le ore in ammollo, è possibile procedere con la cottura dello spaghetto.
Contrariamente a quanto viene indicato sulle confezioni, gli chef cinesi consigliano una cottura lenta sul fuoco dello spaghetto di soia. La fiamma bassa, infatti, aiuterà lo spaghetto a non cuocersi rapidamente, contribuendo ad accrescerne la digeribilità e la malleabilità durante la consumazione. Questo trucco risulta essere fondamentale per ottenere un piatto di spaghetti di soia eccellente e altamente digeribile per qualsiasi esigenza alimentare.
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