Di Arianna Esposito | 21 Dicembre 2023
Gli spaghetti del saponaro: scopriamo insieme la preparazione di un simbolo gustoso della tradizione napoletana.
Nell’ampio repertorio della cucina napoletana, pochi piatti possono eguagliare la ricchezza di storie e sapori degli spaghetti alla saponara. Questa pietanza rappresenta non solo un momento culinario, ma un’esperienza che abbraccia tradizione e gusto autentico.
Al centro di questa prelibatezza c’è un segreto, uno stratagemma degli chef napoletani per trasformare questi spaghetti in un tripudio di cremosità. Esploriamo insieme il mondo affascinante di questo piatto iconico e scopriamo come gli esperti chef rendono questa specialità ancora più memorabile.
Gli spaghetti alla saponara: i preferiti di Eduardo de Filippo
La tradizione culinaria napoletana è un intreccio di sapori genuini e storie avvincenti che si mescolano tra le vie di questa città. Tra i piatti più emblematici, gli spaghetti alla saponara si ergono come un’inestimabile delizia, legati non solo alla gastronomia, ma anche alle vicende di uno dei grandi della scena partenopea: Eduardo De Filippo. Questo piatto, che ha la semplicità dei grandi capolavori della cucina, porta con sé il nome bizzarro dato dal geniale attore e regista.
La storia dietro questa denominazione affonda le radici nella figura di Don Salvatore Navarra, compagno di avventure di Eduardo, noto per la sua abilità nel destreggiarsi nelle situazioni più disparate, un vero “saponaro” nell’arte di arrangiarsi. E non solo: il Don era anche un esperto nella preparazione di questo straordinario primo piatto.
Ingredienti
- 400 g di spaghetti di Gragnano
- Aglio, 2 spicchi
- 40 olive nere di Gaeta
- Polvere di capperi di Pantelleria q.b.
- 3 o 4 taralli napoletani mandorlati
- Olio e sale q.b.
Preparazione:
- Porta l’acqua a ebollizione e contemporaneamente preriscalda il forno.
- Fai scaldare l’olio in una padella insieme al peperoncino e agli spicchi d’aglio, creando un soffritto fragrante.
- Aggiungi la polvere di capperi e le olive, mescolando con cura.
- Dopo aver cotto la pasta, completa la cottura nella padella, aggiungendo gradualmente l’acqua di cottura. In breve tempo, si formerà una cremosa e avvolgente salsa.
- Regola di sale (considerando che i capperi di Pantelleria sono già piacevolmente saporiti).
- Per conferire il tocco finale, togli dal fuoco, aggiungi una generosa manciata di pangrattato e i taralli sbriciolati sugli spaghetti.
- Trasferisci il tutto in una pirofila da forno per una breve cottura aggiuntiva di 5 minuti. In tal modo, esalterai ulteriormente i sapori.
Questi spaghetti alla saponara, amati e celebrati da Eduardo De Filippo, incarnano l’anima culinaria partenopea, portando in tavola non solo un piatto, ma anche le storie e le passioni di una città che vive attraverso i suoi sapori e le sue tradizioni. Un’autentica esplosione di gusto che racconta di un legame speciale tra la cucina e l’arte, un connubio che solo Napoli sa offrire con tale maestria.
Parole di Arianna Esposito