Può capitare di ritrovarsi di fronte, alimenti scaduti. In alcuni casi, gli stessi possono essere tranquillamente mangiati.
Considerati i tempi, presa in esame quella che è di fatto una vera e propria abbondanza, per certi versi, è naturale ipotizzare la possibilità di ritrovarsi protagonisti di specifiche situazioni spesso inaspettate. Un esempio su tutti può essere considerato pensando, per esempio agli alimenti scaduti e alla possibilità, per l’appunto di ritrovarsi di fronte all’enigma, consumarli o meno? In linea di massima ne esistono alcuni che non prevedono trasgressioni e altri che, invece, consentono in qualche modo specifici strappi.
La logica delle cose, nonostante i tempi che si corrono, imporrebbe la regola dell’evitare sprechi. Ovviamente in tal senso è altrettanto normale considerare specifiche ipotesi e vagliare caso per caso le situazioni. Prodotti scaduti possono essere trovati in frigo o anche nella classica credenza di casa. La tipologia di alimento dovrebbe indicare, in un modo o nell’altro l’atteggiamento da seguire.
Cosi come anticipato, la logica delle cose vorrebbe che la riflessione sul consumare o meno un alimento scaduto dovrebbe poggiare sulla tipologia di alimento. Secco o fresco, liquido o solido. Il classico succo di frutta, per esempio, essendo un alimento spesso pastorizzato potrebbe essere molto più soggetto ad accogliere, per cosi dire, batteri, e di conseguenza consumarlo oltre la scadenza potrebbe essere più che mai pericoloso.
Altro esempio di alimenti da evitare se scaduti riguarda per esempio fragole, mirtilli e lamponi, frutta piena zeppa di fibre e antiossidanti che oltre la scadenza potrebbero sviluppare specifici parassiti proprio per le caratteristiche specifiche. Altra categoria da evitare, in certi casi è quella dei salumi. Ovviamente in questi casi il riferimento è a carne praticamente cruda, viene da se immaginare eventuali danni all’organismo, come per esempio il batterio Listeria.
Stesso discorso, legato a specifici batteri, va fatto per le verdure a foglie verdi. In alcuni casi possono essere consumati, anche oltre la scadenza cibi secchi o comunque privi d’acqua. Biscotti, pasta, cereali e prodotti in scatola, tra i più comuni. Valutare le opportunità di ogni singola situazione, caso per caso, questa è l’indicazione fornita dagli stessi esperti. Non immaginare teorie specifiche a riguardo e comportarsi sempre seguendo le indicazioni generalmente fornite. Inutile, spesso, arrivare a considerare certe specifiche variabili. Un altro consiglio sarebbe quello di non abbondare con le scorte e consumare volta per volta quello che si ha in casa.
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