Di Veronica Elia | 31 Gennaio 2025
No, non è quella al tartufo: sono queste le 10 pizze più costose al mondo. Te lo saresti mai aspettato? L’elenco ti lascerà senza parole.
La pizza è uno dei piatti preferiti di noi italiani e non solo. La nostra cucina, infatti, è conosciuta in tutto il mondo anche per questa gustosissima ricetta, fatta con alcuni dei prodotti simbolo del territorio. Originariamente la pizza era un ‘cibo di strada’, ricco e gustoso che poteva essere consumato anche nella pausa pranzo.
Con il passare del tempo si è evoluta a tal punto da diventare parte integrante della cucina gourmet. Tanto che oggi moltissimi chef stellati la propongono all’interno dei loro menu, con rivisitazioni estremamente particolari e ricercate.
Non c’è quindi da stupirsi se attualmente, anche nelle pizzerie più comuni, si può arrivare a pagare una pizza Margherita perfino più di 10-15 euro, mentre una volta se ne spendevano circa 4 o 5. Ma quali sono di fatto le pizze più costose al mondo? Ti stupirà sapere che non è quella al tartufo!
Quali sono le 10 pizze più costose al mondo: l’elenco ufficiale
Se hai sempre pensato che la pizza più costosa al mondo fosse quella al tartufo ti sei sbagliato di grosso! In realtà le pizze più care al mondo sono queste 10. A stilare la classifica ufficiale ci ha pensato il caseificio Nobili. Sveliamo quindi l’elenco dalla decima alla prima posizione. Nel frattempo prova la pizza di Fulvio Marino croccante e appetitosa.
- 10° posto Pizza Kobe Beef Steak della catena Domino’s Japan (72 dollari): è condita con una delle carni più pregiate al mondo, il Kobe.
- 9° posto Pizza Magic Gold del ristorante Magic Oven di Toronto (108 dollari): il costo elevato della pizza dipende dall’aspetto scenografico. La sua superficie è cosparsa di foglie d’oro 24 carati commestibili.
- 8° posto Pizza Aragosta e Tartufo del Third Avenue Cafe a Dubai (125 dollari): è fatta con aragosta e tartufo, inoltre sembra esserci un ingrediente segreto che il pizzaiolo non vuole assolutamente rivelare.
- 7° posto Pizza Triple Millefeuille della catena pizzerie Domino’s (140 dollari): ha la crosta ripiena di formaggio ed ha 3 strati di ingredienti tra cui carciofini e jalapenos, che a loro volta possono essere impanati e fritti o ripieni.
- 6° posto Pizza C6 della Steveston Pizza Company, una pizzeria canadese di Richmond, nella Columbia Britannica (450 dollari): è caratterizzata da un mix di gamberi tigra, ratatouille di aragosta, salmone affumicato, caviale russo Osetra e tartufo bianco d’Alba a scaglie.
Le prime 5 posizioni
Se già queste pizze ti sono sembrate care, aspetta di vedere quelle che si sono piazzate alle prime 5 posizioni.
- 5° posto Pizza del Nino’s Bellissima di New York (1.000 dollari): creata da Nino Selimaj, è fatta con panna fresca, quattro tipi di caviale, aragosta a fette, uova di salmone e un po’ di wasabi.
- 4° posto Pizza Tartufo Bianco e Oro della Margo’s Pizzeria alla Valletta (2.400 dollari): nel 2010 è entrata nel Guinness dei primati poiché era la pizza più costosa del mondo. È fatta con ingredienti pregiati, tra cui foglie d’oro 24 carati e tartufo bianco d’Alba.
- 3° posto Pizza Royale 007 del ristorante di Domenico Crolla, Haggis, a Glasgow (4.200 dollari): è la pizza di James Bond e il condimento prevede aragoste imbevute nello Champagne ed una spolverata di oro commestibile.
- 2° posto Pizza della Casa del Favitta’s Family di New York (8.200 dollari): è stata pensata per San Valentino, è a forma di cuori ed è tempestata di diamanti.
- 1° posto Pizza Luigi XIII inventata dal pizzaiolo campano Renato Viola (12.000 dollari): è attualmente la pizza più costosa al mondo. L’impasto è fatto con ingredienti di primissima qualità e tra i condimenti c’è uno dei caviali più pregiati al mondo, il Caviale Oscietra Reale Prestige.
Insomma, siamo ben lontani dalla classica pizza Margherita!
Parole di Veronica Elia
Sono Veronica e sono una giornalista pubblicista iscritta all'ordine dei Giornalisti della Lombardia, laureata in Editoria presso l'Università degli Studi di Milano. Nel 2015 comincio il mio percorso giornalistico ed inizio a collaborare con diverse realtà editoriali in Italia e in Svizzera. Il mio motto? "Fai il lavoro che ami e non lavorerai neanche un giorno della tua vita".