Il 22 novembre torna sul piccolo schermo Maître Chocolatier – Talenti in Sfida, il talent dedicato a chi aspira a diventare un maestro del cioccolato. Tra i giudici anche chef Giorgio Locatelli.
Maître Chocolatier – Talenti in Sfida è un talent show con un nome che è tutto un programma. La trasmissione in onda su TV8 punta infatti a incoronare il prossimo maestro del cioccolato, attraverso prove di abilità e sfide a suon di creatività.
Voluto dall’azienda cioccolatiera Lindt, il programma tornerà sul piccolo schermo il 22 novembre, intrattenendo gli spettatori fino al prossimo 20 dicembre, dopo uno stop di 3 anni. Ancora una volta tra i giudici troveremo Nico Tomaselli, Melissa Forti e Giorgio Locatelli.
Quest’ultimo, in particolare, è noto anche per il ruolo di giudice di Masterchef Italia (anch’esso di ritorno a dicembre con la nuova edizione). La sua formazione è quella di chef, ma in Maître Chocolatier – Talenti in Sfida Locatelli ricopre un ruolo di raccordo tra i concorrenti e gli altri due giudici.
La prospettiva di Locatelli sul mondo della cucina, infatti, è di sicuro da prima fila. Lo chef lavora a Londra ormai da anni (dove ha ricevuto la prima Stella Michelin), proponendo una cucina gourmet fatta di commistioni tra la tradizione italiana e le influenze internazionali. Ma allora cosa c’entra col cioccolato?
Dal momento che i 10 concorrenti del talent sono già professionisti impiegati nel settore della pasticceria, il ruolo principale di chef Locatelli è quello di motivatore, nonché di formazione manageriale e tecnica.
Per questo durante un’intervista ha condiviso alcuni suggerimenti su come affrontare non solo le prove del talent, ma anche il mondo del lavoro. A partire dalla scelta del cacao da cui ricavare la materia prima delle proprie creazioni di cioccolato, fino alla capacità di lavorare in gruppo, secondo chef Locatelli avere il giusto approccio al lavoro in cucina (o in pasticceria) è fondamentale.
Nessuno può lavorare senza l’aiuto degli altri, lui compreso, ha infatti dichiarato. Ma non solo, poiché in cucina è importante anche il carattere, la sincerità, la voglia e la capacità di imparare dai propri errori. “Il programma non è fine a se stesso, riesce a far crescere il talento. E le donne negli ultimi hanno stanno dimostrando una maturità professionale più efficiente di quella degli uomini“, ha raccontato in un’intervista.
Lavorare nel mondo della ristorazione ad alto livello non è semplice, poiché si tratta di un ambiente spesso competitivo e pieno di pressioni. Ma il riconoscimento sempre maggiore che gli chef stanno ricevendo permette anche di prendere decisioni ad hoc per le proprie esigenze: compresa quella di andare a lavorare nel team più adatto a sé.
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