Soffri di reflusso gastroesofageo? Segui questo semplice piano per eliminarlo

Può risultare una problematica molto antipatica da gestire, il reflusso gastroesofageo. Che però è possibile placare grazie a cibi specifici ed abitudini tanto sane quanto semplici.

Il reflusso gastroesofageo è un disturbo comune che può compromettere notevolmente la qualità della vita di chi ne soffre. I sintomi più frequenti includono bruciore di stomaco, rigurgito e difficoltà digestive. Tuttavia, una dieta adeguata può rivelarsi un’arma efficace nella gestione di questa condizione. In questo articolo, analizzeremo quali alimenti possono essere utili e quali è preferibile evitare, oltre a suggerire alcune strategie di vita che possono contribuire a migliorare la situazione.

Per contrastare il reflusso, è essenziale adottare un’alimentazione che promuova una digestione ottimale e riduca l’acidità gastrica. È fondamentale evitare cibi che possano irritare l’esofago o stimolare una produzione eccessiva di acido. Ci sono diversi alimenti che possono risultare di aiuto. Come ad esempio frutta e verdura, con in particolare gli ortaggi a foglia verde. E le carote e le zucchine, che pure sono particolarmente indicati, in quanto poveri di grassi e capaci di mantenere l’equilibrio del pH gastrico. Anche frutti come le banane e le mele sono facilmente digeribili e ricchi di nutrienti, senza compromettere la mucosa esofagea.

Cosa mangiare per calmare il reflusso gastroesofageo?

Altri alimenti di grande aiuto sono i seguenti:

Cosa mangiare per calmare il reflusso gastroesofageo? – buttalapasta.it

• Cereali integrali. Alimenti come il riso integrale, l’avena e il farro sono ottime fonti di fibre, che aiutano a prolungare la sensazione di sazietà, senza stimolare la produzione di acidità.
• Proteine magre. Fonti proteiche come pollo e pesce, oltre ai legumi, sono preferibili in quanto contengono meno grassi, riducendo così il rischio di reflusso. La cottura al vapore, alla griglia o al forno è raccomandata.
• Grassi sani. L’olio extravergine d’oliva e l’avocado sono opzioni salutari che forniscono grassi benefici senza aumentare il rischio di reflusso, a differenza dei grassi saturi e trans presenti nei cibi fritti e processati.
• Infusi e tisane. L’acqua è sempre la scelta migliore, ma tisane come quelle alla camomilla o al finocchio possono alleviare i sintomi di indigestione e favorire la digestione.

Chi soffre di reflusso cosa non deve mangiare?

• Cibi piccanti e condimenti forti. Ingredienti come pepe e salse piccanti possono irritare l’esofago e scatenare il reflusso.
• Agrumi. Limoni, arance e pompelmi sono noti per la loro acidità e possono aggravare i sintomi.
• Pomodoro e derivati. Gli alimenti a base di pomodoro, come salse e sughi, possono essere problematici per il loro alto contenuto acido.
• Cibi grassi e fritti. Gli alimenti ricchi di grassi rallentano la digestione e aumentano la pressione nello stomaco, favorendo il reflusso.
• Bevande gassate e caffeina. Le bevande gassate possono causare gonfiore e aumentare la pressione addominale, mentre la caffeina stimola la produzione di acido.

Chi soffre di reflusso cosa non deve mangiare? – buttalapasta.it

Adottare una serie di buone pratiche quotidiane può rivelarsi utile nella gestione del reflusso. È consigliabile consumare porzioni moderate e masticare lentamente per migliorare la digestione. È anche saggio evitare di sdraiarsi subito dopo aver mangiato e mantenere un peso corporeo adeguato, poiché il sovrappeso può aumentare la pressione sull’addome, contribuendo al reflusso. E puoi fare qualcosa a tavola anche se hai raffreddore e tosse a darti il tormento.