Si può aprire un B&B anche senza partita IVA, la sentenza che ribalta la decisione dell'AdE

B&B senza partita iva

Aprire un B&B diventa molto più facile/Buttalapasta.it

Questa notizia ti cambierà la vita: puoi aprire subito un B&B anche senza aprire la partita IVA. Vediamo cosa devi fare.

Molte persone, con il loro unico stipendio, non ce la fanno più ad arrivare alla fine del mese. Infatti, attualmente, lo stipendio medio di un lavoratore dipendente in Italia, si aggira intorno ai 1300-1500 euro al mese. Fino a 15 anni fa poteva anche andare bene tutto sommato ma oggi decisamente no.

L’inflazione ha messo il nostro paese in ginocchio provocando aumenti importanti in tutti i settori: dalle rate dei mutui ai canoni degli affitti, dalle bollette ai generi alimentari, per non parlare poi della benzina. Di conseguenze il nostro potere d’acquisto è crollato e arrivare a fine mese con lo stipendio è sempre più complicato.

Per questo motivo molti si adoperano e fanno anche attività extra oltre al proprio lavoro abituale. Tra le attività più redditizie primeggia sicuramente quella dei B&B, soprattutto per chi vive in città turistiche. Chi ha una seconda casa o chi vive in una casa grande, spesso decide di avviare questo tipo di attività.

Da oggi arriva la svolta che molti attendevano: per avviare un B&B non è più necessario aprire la Partita Iva con tutti i costi che ne conseguono. Oggi, dunque, aprire un B&B sarà molto più facile e alla portata di tutti. La notizia è ufficiale. Tuttavia ci sono delle regole da rispettare.

B&B: oggi puoi aprirlo anche senza P. Iva ma solo ad una condizione

Addio Partita Iva per i B&B: puoi avviare la tua nuova attività, da sola o con la tua famiglia, anche oggi stesso senza necessità di aprire la Partita Iva che, si sa, comporta costi notevoli. Una recente sentenza ha stabilito che questo tipo di attività può essere gestita in modo, diciamo, più “informale”.

regole per aprire un B&B senza partita iva

In alcuni casi puoi avviare un B&B senza partita Iva/Buttalapasta.it

Tutto ha avuto inizio da una controversia tra l’Agenzia delle Entrate e una coppia di coniugi del Friuli Venezia Giulia i quali avevano avviato una piccolissima attività di affitta camere in alcuni mesi dell’anno. I due non avevano aperto Partita Iva e la questione è arrivata davanti ai giudici.

Con enorme sorpresa da parte di tutti i giudici giuliani si sono espressi a favore della coppia. E’ stato, infatti, sentenziato che le attività di bed and breakfast  e affittacamere gestite in modo occasionale, che si basano su una gestione familiare, offrono la possibilità di dormire e fare colazione e rispettano le normative regionali non possono essere considerate attività imprenditoriali. Di conseguenza il Fisco non può esigere ulteriori pagamenti in merito a questo tipo di attività.

Tuttavia vi sono delle regole molto precise da rispettare per non dover aprire la partita Iva. In primo luogo l’attività deve essere svolta all’interno della propria abitazione; in secondo luogo non si devono avere dei dipendenti ma l’organizzazione deve essere esclusivamente familiare; infine si possono affittare massimo 3 camere e 6 posti letto occasionalmente e non ogni giorno dell’anno.

Parole di Samanta Airoldi

Sono Samanta, sono nata a Genova ma vivo a Milano da molti anni. Ho conseguito Laurea specialistica e Dottorato in Filosofia Politica e svolgo il lavoro di redattrice dal 2015. Ho pubblicato alcuni libri di Filosofia Politica in chiave "pop" e, nel corso di questi anni, ho lavorato per diversi blog. Mi sono sempre occupata, principalmente, di Politica ed Economia ma, talvolta, anche di lifestyle, benessere e alimentazione vegana essendo io stessa vegana. Le mie passioni principali sono proprio la Politica e l'Economia ma mi interessa anche il settore del benessere.

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