Per abbassare il colesterolo l’aiuto super efficace arriva dall’alimentazione. Uno specifico ingrediente funziona alla grande a questo scopo.
Esiste il cosiddetto colesterolo cattivo e c’è quello buono. Questi due tipi influiscono moltissimo nella nostra salute e per vivere bene è necessario che i livelli di quello cattivo siano il più possibile bassi e quelli del colesterolo sano siano più elevati.
Questo è fondamentale per prevenire l’insorgenza di malattie cardiovascolari. Il colesterolo considerato cattivo è quello comunemente identificato come LDL , con lipoproteine a bassa densità. Al contrario quello buono è l’HDL che ha le lipotroteine ad alta densità.
Regolare il colesterolo tramite l’alimentazione è la via principale per farlo e oltre a tutte le buone abitudini consigliate dai medici e dai nutrizionisti esiste anche un alleato da consumare e se lo si assume con regolarità i risultati sono grandi ed evidenti. Si tratta di una spezia nota per le sue alte proprietà antinfiammatorie e antiossidanti, scopriamo qual è.
Qual è il ruolo del cardamomo nell’alimentazione e quali benefici effettivamente può dare? Il suo nome tecnico è Elettaria cardamomun, è una spezia aromatica che trova impiego in cucina per il suo aroma caratteristico e particolare. Utile per insaporire piatti dolci e salati, il cardamomo è molto benefico perché capace di sfiammare, contrastare i radicali liberi e quindi il processo ossidativo delle cellule e svolge anche una funzione ipocolesterolemizzante.
In esso sono presenti in quantità elevata polifenoli e flavonoidi che riducono gli stati infiammatori dell’organismo e agiscono contro l’ossidazione cellulare. I processi infiammatori sono una delle principali cause delle malattie cardiovascolari, perciò questa spezia aiuta a contrastare e prevenire determinate patologie. Sono stati ampiamente studiati gli effetti del cardamomo sul metabolismo lipidico ed è stata riscontrata un’influenza positiva con una riduzione significativa dei livelli di colesterolo LDL ed un aumento di quello HDL.
Questo effetto è determinato dalla capacità del cardamomo di migliorare l’assorbimento intestinale dei lipidi e di ridurre la sintesi epatica di essi. L’uso più comune e diffuso che si fa del cardamomo in cucina è di spargerlo in polvere come condimento, ad esempio su zuppe e stufati, ma anche per impreziosire e aromatizzare le insalate.
Il cardamomo in polvere può essere usato anche come spezia aromatica in varie bevande, dalle tisane al tè al caffè, caldi o freddi. Ottimo anche per definire l’aroma di molti dolci come torte, gelati e budini oppure biscotti, i modi per inserirlo nell’alimentazione sono davvero tanti. Gli esperti pertanto consigliano un’integrazione regolare di questa spezia nella propria dieta, anche quotidiana in piccole e moderate quantità.
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