Come fare una carbonara davvero perfetta? Con questi consigli approvati dai romani non si può sbagliare.
È la regina dei primi piatti italiani, uno dei capisaldi della gastronomia romana, ma in generale del nostro Paese: la carbonara è squisita e bisogna farla veramente come si deve. Per quanto riguarda il piatto, questo primo storico e rappresentativo della cucina italiana, non si può certamente andare a caso. È importante cucinarla davvero bene, rispettando le sue peculiarità e quindi la ricetta originale.
È un piatto ricco, abbondante e dal sapore forte e deciso, e per realizzarla in modo ottimale si deve tener conto di determinati elementi da cui non si può prescindere. Il segreto per ottenere un risultato da applausi sta nei dettagli. Ecco i consigli, approvati dai romani, quindi da chi sa come realmente è una buona carbonara, così da farla in modo superlativo.
Se si vuole realizzare un piatto di pasta alla carbonara degno dei migliori chef romani si deve cominciare dalla scelta della pasta. La qualità è fondamentale e bisogna scegliere il formato giusto. Si può spaziare tra spaghetti, bucatini o mezze maniche. Possono andare anche le pennette, ma non altri tipi di pasta.
Altro elemento importante riguarda la cottura. La pasta deve risultare al dente e non essere troppo cotta. Ne va del risultato complessivo: il condimento non avrebbe lo stesso effetto, il gusto diventerebbe completamente diverso. Inoltre, dopo averla scolata, va messa in un recipiente e condita prima con il guanciale e successivamente con i tuorli.
Nella grande disputa riguardo l’uso del guanciale o della pancetta ovviamente la risposta esatta è il primo: la carbonara classica e originale non può essere con la pancetta. Non bisogna aggiungere altri grassi in cottura, quindi sono assolutamente banditi sia olio che burro. Non ci deve essere nemmeno la cipolla, ingrediente che spesso viene aggiunto in questa ricetta ma che non trova spazio in quella tradizionale. Le uova, elemento essenziale per il condimento della pasta alla carbonara, oltre che essere ovviamente fresche e di buona qualità, devono essere a temperatura ambiente.
Se sono in frigo bisogna ricordarsi di tirarle fuori almeno un quarto d’ora prima di iniziare la preparazione della ricetta. La quantità giusta è un tuorlo a persona e si devono aggiungere a fuoco spento, alla fine, dopo che la pasta è stata scolata e condita con il guanciale. Inoltre non devono cuocere e rapprendersi.
Sono vietati anche panna e latte, che alcuni mettono per allungare il condimento. Nella carbonara originale non ci sono e vanno a modificare nettamente il gusto classico. Infine il condimento deve essere completato da una grattugiata abbondante di pecorino e una di pepe nero. Se proprio non c’è il pecorino si può optare per il Parmigiano, ma solo in casi estremi.
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