Di Clarissa Missarelli | 9 Luglio 2024
Se sei in vacanza ad Ischia, non puoi farti sfuggire il panino perfetto per te: ecco che cos’è la “Zingara” e dove mangiarlo.
Il bello delle vacanze estive non è soltanto godersi il sole, il mare e il meritato relax dopo un anno di fatica e stress quotidiano, ma è anche il piacere di scoprire posti nuovi, colori, odori e sapori che prima non avevamo mai nemmeno immaginato. Il fascino di viaggiare è proprio questo e, specialmente per una cultura come quella italiana, in cui il cibo è al centro di tutto, assaggiare piatti e ricette locali può essere un ottimo modo per passare le proprie ferie. Se la vostra meta è la meravigliosa isola di Ischia, dunque, non potete non assaggiare questa prelibatezza locale.
Un semplice panino che semplice non è affatto, in cui è contenuta tutta la storia e la tradizione culinaria di questo incantevole luogo. Addentando questo particolare panino “vacanziero” avrete l’impressione di conoscere più a fondo l’isola e i suoi abitanti. Si tratta della “Zingara“, fatta secondo ricetta tradizionale, un piatto semplice nella sua esplosione di gusto. Ecco che cos’è e dove mangiarlo.
Cos’è e dove mangiare la “Zingara”, il panino tipico di Ischia che sa di tradizione e storia
Un panino inventato negli anni ’70 ma che ancora oggi, a distanza di cinquant’anni, rimane il simbolo dell’isola di Ischia e della sua vocazione turistica, delle sue spiagge e del lungomare e di tutte le bellezze che la rendono una delle mete turistiche più amate di sempre in Italia. Può apparire semplice, la ricetta del mitico panino “la Zingara“, eppure nei suoi ingredienti genuini, c’è tutto il sapore dell’isola e della sua gente.
Quello che troverete sul piatto è pane casereccio, mozzarella fior di latte, pomodoro, insalata, prosciutto crudo e un filo di maionese. Più semplice di così, non si può. Eppure il gusto della “Zingara” è unico nel suo genere, specialmente se gustato godendosi la brezza del mare dell’isola in una fresca sera d’estate. Ci sono tanti locali, bar e ristoranti in cui poterlo assaggiare, non senza qualche variante sulla ricetta originale. Ogni chef lo fa a modo proprio, naturalmente.
Ma se volete assaggiare il vero panino originale, attenetevi alla ricetta degli anni ’70 e alla semplicità. Potete anche riprodurlo a casa vostra, tanto sono elementari gli ingredienti. Ma non c’è dubbio che mangiarlo in loco, non ha prezzo.
Parole di Clarissa Missarelli
Classe 1998, laureanda magistrale in Cinema, musica e arti della scena. Nella vita fotografo, ascolto, guardo e soprattutto scrivo: per la Stampa, per Framed Magazine, per Musidams Torino.