Siamo abituati a pensare che qualsiasi cibo possa essere riscaldato e consumato con tranquillità. In realtà non è così e molti esperti sconsigliano di riscaldare, in particolare, questi tre alimenti.
La vita frenetica di tutti i giorni ci costringe spesso a mangiare fuori casa o, quando si prova a mangiare sano seguendo una particolare dieta, a preparare il pranzo in anticipo per poi riscaldarlo in ufficio. E così prepariamo la qualsiasi convinti che una volta messo in microonde quel pranzo sarà comunque completamente salutare.
In realtà però alcuni cibi non possono essere riscaldati o almeno non dovrebbe succedere con frequenza e tanta facilità; questo perché in alcuni casi, gli alimenti riscaldati (spesso dopo la prima cottura) possono diventare tossici, arrivando a produrre anche sostanze tossiche per il nostro organismo soprattutto se ingerite molto spesso. Non solo, perché un altro rischio è che porre in un nuovo ciclo di calore rilasci dei batteri altrettanto pericolosi.
In particolare, secondo gli esperti ad essere piuttosto dannosi sono tre cibi i quali consumati in condizioni “normali” fanno in realtà anche molto bene e che riscaldati diventano al contrario nemici della salute.
Sappiamo tutti quanto facciano bene gli spinaci -tanto che persino il Tony Stark della Marvel li usa come superfood– eppure proprio con questo alimento bisogna stare particolarmente attenti. Per quanto possa fare bene, soprattutto consumata cruda, questa verdura a foglia verde contiene acido ossalico, sostanza innocua se appunto si consuma cruda. Tuttavia nel momento in cui si riscalda diventa tossica se consumata in grandi quantità, facendo aumentare il rischio di calcoli renali. Una volta cotti sono da consumare subito.
Altro alimento che in generale fa benissimo ma che non dovrebbe mai essere riscaldato è il tè. È un antiossidante, riduce lo stress è persino utile contro il diabete oltre ad essere un drenante, tant’è che del tè se ne possono tranquillamente bere fino tre tazze al giorno (meglio se verde). Oltre a questo c’è però da sapere che una una volta riscaldato qualsiasi tipo di batterio dormiente può essere risvegliato e quindi diventare pericoloso. Va quindi bevuto caldo e se si fredda meglio buttarlo.
Infine, l’ultimo di questa triade che risulta anche il più pericoloso: il riso. Una volta cotto il riso può essere riscaldato entro due ore se lo si conserva in frigo chiuso in un contenitore ermetico, altrimenti meglio evitare di riscaldarlo il giorno dopo. Il rischio è che si formi bacillus cereus un tipo di batterio che provoca problemi intestinali.
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