Dei rischi che spesso si corrono sull’albero di Natale e che potrebbero costarti caro: prima di montarlo osservalo attentamente e poi fai subito così!
Fare l’albero di Natale non ha paragoni con nessun’altra azione quotidiana del resto dell’anno: già solo fuoriuscire la scatola che lo contiene dallo sgabuzzino o dalla cantina accende quella miccia di magia che ben presto esploderà in tutta la casa grazie alle luci, agli addobbi e al resto delle decorazioni. Sono in tanti coloro che già lo hanno fatto, ma la tradizione italiana si conferma quella di ogni anno, ovvero montarlo oppure comprare quello vero e addobbarlo il giorno dell’Immacolata, ovvero la prima vera festa che apre le varie natalizie.
Acquistare un albero vero ha sicuramente il suo fascino, tuttavia i vantaggi di quello finto da montare sono molteplici: durano a lungo negli anni e quelli di qualità non perdono rami o foglie. In commercio ad oggi ne troviamo per tutte le tasche, con prezzi che variano dai 50 euro arrivando oltre i 500. Tuttavia in tanti non fanno caso a un dettaglio nel momento in cui montano l’albero e qualche rischio si corre. Noi oggi vogliamo svelarvelo per mettervi al corrente di un problema comune, ma mai posto al centro dell’attenzione. Ma dovremmo tutti!
Come dicevamo, i modelli più attuali dell’albero di Natale sono innovativi e sicuramente più gestibili nel montaggio. Solitamente troviamo due o tre copri da assemblare oppure un unico pezzo con i rami da aprire e gestire a proprio piacimento. Con ogni probabilità però, anche voi avrete uno di quei modelli un po’ più vecchi, in cui si monta la struttura centrale sul piedistallo e da lì dovremo posizionare i singoli rami da aprire. Tuttavia, che siano alberi più nuovi o più vecchiotti poco cambia perché è probabile che nessuno si accorga di questo particolare.
O meglio, che non ci si accorga della presenza di alcuni insetti tra i vari rami. Ancora sotto studio, qualche anno fa ne sono stati scoperti alcuni, del tutto innocui per l’uomo, che tuttavia tendono a divorare materiale in plastica. E purtroppo i nostri alberi di Natale finti, composti prevalentemente di plastica e poliestere, potrebbero diventare un ghiottissimo pasto per questi ultimi. Il più comune in Italia è la cosiddetta Galleria mellonella, conosciuta anche come tarma della cera. Questa rosicchia molte parti composte da plastica e vive in ambienti piuttosto umidi e bui come appunto cantine e sgabuzzini.
Riconoscerle è abbastanza semplice, anche se tendono ad essere confuse con le più tipiche farfalline della farina. Le larve sono allungate, con un corpo bianco e la testa scura oppure con un corpo simil marrone. Invece è facilmente individuabile il gruppo di uova, somigliante a filamenti simili a quelli della polvere. Se quindi notate la presenza di questi ultimi tra i vari rami, con ogni probabilità l’albero sarà stato intaccato dalle tarme della cera. Come ricorrere ai ripari? Immergere tutti i rami nella vasca da bagno o in alternativa in una grossa e grande bacinella, aggiungere detersivo per piatti, aceto e lasciare a bagno 24 ore.
Risciacquare poi il tutto e stendere al Sole fino a totale asciugatura. Basterà poi montare l’albero come di consueto e in questo caso per prevenire altre formazioni basterà spruzzare un po’ di acqua, aceto e sapone di Marsiglia liquido in un’unica soluzione su tutti i singoli rami. Così facendo impediremo agli insetti di riformarsi!
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