Di Kati Irrente | 4 Giugno 2023
È vero che la rucola mangiata in grande quantità è tossica? Quanta rucola si può mangiare ogni giorno? Facciamo chiarezza sulla tossicità della rucola
La rucola è una delle verdure più indicate per realizzare insalate saporite e ricche. Con il suo sapore particolare e leggermente piccante è davvero perfetta da abbinare a tanti altri tipi di ingredienti. È ottima insieme ad altri vegetali come anche accompagnata a piatti a base di carne o di pesce.
Le proprietà benefiche della rucola sono note, oltre ad avere pochissime calorie (circa 28 calorie per 100 grammi) apporta numerose vitamine e sali minerali. Di tanto in tanto, però, c’è chi, allarmato, dice che la tossicità della rucola può portare a gravi conseguenze. È davvero così?
Proprietà benefiche, controindicazioni e tossicità della rucola
Come abbiamo detto prima, mangiare rucola apporta diversi benefici, ecco nel dettaglio le proprietà nutrizionali della rucola per 100 grammi di prodotto edibile:
- acqua 91 g
- proteine 2,6 g
- carboidrati 3,9 g
- zuccheri 3,9
- grassi 0,3 g
- fibre 0,9 g
- colesterolo 0 mg
- potassio 468 mg
- ferro 5,2 mg
- calcio 309 mg
- fosforo 41 mg
- vitamina A retinolo eq 742 µg
- vitamina C 110 mg
- acido folico (vitamina B9)
- vitamina K
Ha poche calorie è uno degli alimenti senza colesterolo ad azione digestiva. Stimola l’appetito, è rimineralizzante grazie al suo contenuto di sali minerali, fonte di vitamine antiossidanti che contrastano l’azione dei radicali liberi, è utile per il buon funzionamento della vista grazie alla provitamina A, fondamentale per la salute delle ossa e per il buon funzionamento della vista. Inoltre è una fonte di di acido folico (vitamina B9) e di vitamina K, utile anche al sistema nervoso.
In cosa consiste, dunque, la tossicità della rucola? Si dice sia dovuto alla presenza di acido erucico, un acido grasso che, da studi condotti sui ratti, ha effetti nefasti sul cuore. Però c’è da dire che la rucola non appare nella lista della Banca Dati di Composizione degli Alimenti (BDA) dell’Istituto Europeo di Oncologia (IEO) che elenca gli alimenti con contenuto di acido erucico rilevante ogni 100 gr di materia edibile.
Non è nominato nemmeno tra i cibi che ne contengono solo tracce. Dunque il suo contenuto è assolutamente irrilevante. Per intenderci il contenuto più
alto ce l’ha l’olio di fegato di merluzzo (8,10), segue l’aringa (2,69) e l’olio di semi di arachidi (1,22). Insomma puoi fare le ricette con la rucola e mangiarla senza allarmismi.
Le uniche controindicazioni sono relative a chi soffre di allergia a questo ortaggio. E per coloro che seguono terapie con sostanze anticoagulanti è sconsigliato consumare quantità eccessive di rucola dato che la vitamina K può ostacolare l’effetto di questi farmaci.
Parole di Kati Irrente
Giornalista poliedrica scrivo per il web dal 2008. Sono appassionata del vivere green e della buona cucina, divido il tempo libero tra musica, cinema e fumetti d’autore.