Di Claudio Rossi | 29 Dicembre 2023
Il pistacchio di Bronte è buonissimo. Ma per taluni quello che proviene da questo luogo è ancora meglio: ecco dove trovarlo.
Il pistacchio, noto come “il diamante verde dell’Oriente“, non è solo uno snack delizioso, ma un superfood ricco di benefici per la salute. Originario del Medio Oriente, questo frutto secco è diventato una componente essenziale della cucina mondiale. In Italia conosciamo e apprezziamo quello di Bronte, in Sicilia. Per secondo alcuni, quello di cui vi parliamo oggi è ancora meglio.
Il pistacchio ha una lunga storia che risale a millenni fa, con le sue origini che si perdono nella regione dell’Iran. Oggi, l’Iran, gli Stati Uniti (principalmente in California), la Turchia e altri paesi del bacino del Mediterraneo sono importanti produttori di pistacchi. La pianta del pistacchio richiede un clima arido e caldo per prosperare, con lunghi periodi di siccità e inverni moderatamente freddi. Le delicate fioriture di questo albero richiedono condizioni climatiche specifiche per produrre il prelibato frutto.
Il pistacchio è una fonte di nutrienti essenziali, inclusi grassi monoinsaturi e polinsaturi salutari per il cuore. È ricco di fibre, proteine, vitamine e minerali, contribuendo a mantenere un sano equilibrio nutrizionale. Gli antiossidanti presenti nei pistacchi contribuiscono a combattere lo stress ossidativo nel corpo, riducendo il rischio di malattie croniche. Inoltre, il loro consumo può favorire la salute cardiaca, riducendo i livelli di colesterolo LDL (il “cattivo” colesterolo).
Dal pesto di pistacchi alla classica crema al pistacchio, questo frutto versatile trova applicazioni in molte ricette culinarie. La sua texture croccante e il sapore ricco aggiungono un tocco distintivo a piatti dolci e salati. La gelateria italiana è famosa per i suoi gusti di pistacchio, ma la sua presenza nelle cucine internazionali è in costante crescita. Dai biscotti alle insalate, il pistacchio aggiunge una nota di eleganza e nutrizione.
Pistacchio: qui è meglio rispetto a quello di Bronte?
Come detto, in Italia il pistacchio più rinomato è senza dubbio quello di Bronte in Sicilia. Ma chi l’ha provato, giura che il pistacchio proveniente da quest’altro luogo sia ancora meglio. A circa 27 chilometri da uno dei porti marittimi più trafficati del bacino del Mediterraneo si trova la lussureggiante e tranquilla isola di Egina, in Grecia, situata nel golfo Saronico, distante 50 km da Atene. Lì il pistacchio regna sovrano.
I pistacchi di Egina non sono pistacchi qualunque. Dichiarati prodotto a Denominazione di Origine Protetta dall’Unione Europea nel 1996. Rispetto ad altre regioni del mondo, Egina ha condizioni di temperatura, clima e terreno perfette per la coltivazione dei pistacchi.
I pistacchi di Egina hanno un guscio biondo chiaro, un esterno sfumato di fucsia e una carne che diventa smeraldo quando matura. Dal gusto più dolce rispetto a quelli che siamo abituati a conoscere, il pistacchio di Egina è tradizionalmente utilizzato come crosta per pollo, pesce o feta, imbevuto di miele e versato sopra yogurt fresco, cotto in dessert sciropposi; macinato e insaccato in salsicce. Ovviamente può essere gustato anche come spuntino o aperitivo, sgusciandolo.
Parole di Claudio Rossi