Di Romana Cordova | 26 Dicembre 2023
Qual è il modo migliore per conservare i salumi dopo che sono stati aperti e sono avanzati? I vecchi sistemi delle nonne funzionano sempre.
Si fa un gran consumo di salumi ed essendo generalmente in confezioni non proprio piccolissime capita che dopo averli aperti e tagliati a fette non vengano mangiati tutti nello stesso momento. Rimangono degli avanzi e quindi bisogna pensare al modo più corretto di conservarli.
Conservare i salumi adeguatamente è molto importante per poterli gustare ancora mantenendo intatto il sapore, ma anche le proprietà organolettiche e la consistenza. A contatto con l’aria infatti prende avvio un processo di ossidazione che se non viene bloccato e ridimensionato porta ad una modifica sostanziale delle qualità dei salumi.
La conservazione di salumi, prosciutti e insaccati in genere non è molto lunga. Una volta che vengono estratti dal loro involucro protettivo o tirati fuori dalla confezione sottovuoto in cui si trovavano devono essere consumati nel giro di un tempo abbastanza breve. Solitamente il tempo si aggira tra pochi giorni o qualche settimana.
Conservare i salumi con i vecchi metodi: idee e consigli per mantenerli freschi e buoni
I metodi delle nonne, quelli classici e consolidati non passano mai di moda, ma si affiancano anche a sistemi di conservazione dei salumi più moderni e facili da attuare. Innanzitutto bisogna sapere che devono essere protetti dalla proliferazione di muffe e batteri per evitare sprechi e rischi di intossicazione alimentare.
Il frigorifero è certamente il luogo migliore in cui riporre i salumi per conservarli. Il fresco blocca e attenua il processo ossidativo, quindi il frigo si rivela l’ambiente ideale. I salumi devono essere però sistemati nella parte più bassa del frigo, che può essere il ripiano o anche il cassetto. Così possono mantenersi bene fino a 5 giorni, in alcuni casi anche una settimana.
Il sistema più efficace per una conservazione più lunga è sicuramente il sottovuoto. Con questo metodo possono esser conservati sia i salumi che sono stati già affettati che quelli in pezzo intero. Il processo di ossidazione senza l’aria si interrompe e con esso anche la proliferazione batterica per cui in questa condizione i salumi possono durare fino a 6 mesi.
Se però la busta del sottovuoto viene aperta, in quel caso la consumazione deve avvenire entro un massimo di 5 giorni, poi i salumi perderanno sapore, consistenza e le loro proprietà organolettiche saranno modificate. Se c’è una cantina, ovvero uno spazio non umido con una temperatura compresa tra 15° e 20° i salumi possono esser conservati appesi al soffitto. Ma se sono aperti, coprendo la parte tagliata con carta oleata o avvolti da un panno di lino leggermente bagnato di olio di oliva.
I salumi non possono essere congelati perché l’eccessiva umidità del freezer aumenta il processo di ossidazione. Se però si trovano nello stato del sottovuoto si possono congelare e una volta aperti vanno consumati nel giro di 3 giorni al massimo.
Parole di Romana Cordova
Laureata in Lettere moderne e specializzata come docente di lingua italiana a stranieri amo scrivere e occuparmi di lifestyle con particolare riferimento all'ambito della gastronomia. Sono autrice di un libro di cucina e tradizioni cattoliche, tema che per diversi anni ho approfondito anche in una trasmissione radiofonica.