I trucchi per cucinare il salmone al forno al meglio: quali sono la giusta temperatura e gli opportuni tempi di cottura?
Buono e pregiato, il salmone è uno dei pesci consigliati nelle diete perché ricco di Omega 3 e quindi molto benefico per la salute. Oltre agli acidi grassi così salutari contiene proteine, vitamine del gruppo B, in particolare la B6 e la B12, ma anche niacina e tiamina.
Molti nutrizionisti consigliano il consumo di salmone circa 2 – 3 volte alla settimana, quindi ci si può sbizzarrire a sperimentare varie ricette in cui questo pesce è protagonsita. Una delle più classiche e sempre tanto apprezzate è quella del salmone al forno.
Semplice e leggera, è una preparazione basilare che però richiede di avere determinati accorgimenti per ottenere un risultato davvero ottimale. Innanzitutto bisogna dire che è sempre bene preferire il salmone fresco a quello surgelato e ovviamente sono diversi i tempi di cottura e la temperatura da usare.
Il primo fondamentale elemento per una buona cottura del salmone è impostare la temperatura corretta. Il forno deve essere riscaldato non oltre i 150°. Nel caso dei forni a convenzione il consiglio è di non superare i 130° soprattutto se i filetti sono piccoli. Se sono abbastanza spessi si può arrivare a 150° ma non di più.
Se il salmone viene cotto ad una temperatura troppo elevata le proteine si inclinano verso l’esterno con il risultato in perdita di morbidezza, diventa secco e non succoso come dovrebbe essere. È bene preriscaldare il forno prima di inserire il pesce e poi il tempo di cottura adeguato deve aggirarsi sui 20 minuti circa.
L’ideale è misurare la temperatura con un termometro alimentare per accertarsi che la cottura interna sia avvenuta e sia giusta, come si fa per le bistecche di carne. Se risulta essere a 43° presenterà ancora una colorazione arancione intensa e sembrerà ancora crudo con una consistenza molto simile a quella del sashimi: non è ancora ben cotto. Se raggiunge una temperatura tra i 50° e i 54° la cottura è già più avanti, e il salmone è ben tenero e presenterà una leggera crosticina dorata esternamente. La consistenza sarà succosa, ma all’interno non è ancora perfettamente cotto.
Quando invece arriva alla temperarura di 60° la cottura si può considerare completa. Sia esternamente che internamente avrà raggiunto la consistenza desiderabile. A questo punto bisogna solo fare attenzione affinché non superi questa temperatura.
Ovviamente il tempo di cottura varia in base al peso del filetto. Nel caso di pezzi grandi e spessi i classici 20 minuti possono estendersi e arrivare fino a 50 minuti se proprio il salmone è grande. La misurazione della temperatura interna rimane il modo migliore per accertarsi che la cottura sia come da manuale.
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