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Trucchi e segreti

Salmone affumicato, attenzione alla scadenza: il rischio è più alto

Il salmone affumicato è un alimento diffusamente consumato, ma bisogna fare molta attenzione alla scadenza. Ecco qual è il rischio più alto.

Il salmone affumicato è un alimento profondamente benefico per la salute dal momento che può vantare la presenza di una serie innumerevole di nutrienti. Tra questi non possono non essere citati gli omega 3, il selenio come anche le vitamine B12 e D. Si tratta di sostanze che consentono di mantenere inalterate le varie funzionalità dell’organismo.

Proprio per questo, gli esperti consigliano di inserire regolarmente l’alimento in esame all’interno della propria dieta. È importante però prestare attenzione alla scadenza. In caso contrario, infatti, il rischio per la salute può essere anche molto grave e per questo vale la pena sottolinearlo.

Salmone affumicato, occhio alla data di scadenza

Già all’inizio di questo articolo, vi abbiamo messo in guardia in merito all’importanza di controllare sempre la data di scadenza del salmone affumicato. Contrariamente a quanto si possa pensare, infatti, il rischio per la salute può essere anche molto serio.

Il salmone affumicato presenta alcuni rischi per la salute – Buttalapasta.it

Non tutti sanno che il salmone affumicato a freddo può diventare pericoloso per la salute anche prima della data di scadenza. Il motivo risiede nel fatto che i frigoriferi spesso non sono sufficientemente efficienti e finiscono per generare sbalzi termici che finiscono per inficiare la qualità del prodotto stesso. Alternativamente, si consiglia di optare per il salmone affumicato a caldo o per la cottura dello stesso prima di consumarlo.

Ad ogni modo, gli esperti consigliano di evitare il consumo del prodotto in questione in gravidanza. Al di là di quale sia il metodo di cattura utilizzato, infatti, risulta presentare un rischio maggiore di contaminazione da Listeria monocytogenes. Si tratta di un batterio molto pericoloso che causa la listeriosi, malattia infettiva che si trasmette, principalmente, per via alimentare. In genere, il batterio in questione si trova all’interno del pesce crudo in salamoia o anche in quello affumicato e riesce a sopravvivere alle temperature presenti nel frigorifero.

Alla luce di quanto appena detto, è chiaro che soprattutto le donne in stato interessante dovrebbero optare per il consumo di salmone fresco che risulta essere di gran lunga più benefico e sicuro per la salute. Esso tra l’altro è ricco di omega 3 e dunque rappresenta un vero toccasana per la mamma ma anche per lo sviluppo del piccolo. In particolare, gli esperti raccomandano di consumare il salmone fresco una o due volta a settimana preferendo quello pescato a quello allevato.

Sabrina Pesce

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