Di Romana Cordova | 17 Marzo 2024
Il sale è un ingrediente spesso fondamentale: ma quando è opportuno inserirlo e in quale quantità per non sbagliare?
Deve essere messo al punto giusto: non può essere troppo né troppo poco. In alcuni impasti ci va, in altri bisogna evitarlo: è il sale, ingredente importantissimo in cucina. Spesso si commettono molti errori proprio con questo elemento che serve non solo ad insaporire, ma a volte svolge anche altre funzioni, relative alla consistenza e all’intensità del gusto.
Il sale infatti contribuisce a formare la struttura di molti lievitati. Esercita un’influenza sulla mollica e pure sul colore che assumerà la crosta in cottura. Inoltre è importante anche la tempistica in cui viene aggiunto il sale. Molto spesso infatti è l’ultimo ingrediente ad essere inserito. Ci sono diverse cose che bisogna assolutamente conoscere riguardo il sale negli impasti per non incorrere in errori comuni che si fanno quando non si sa.
Il sale e gli impasti: quando metterlo, quanto e quale è la sua funzione
Nei prodotti da forno il sale ha spesso il compito di rafforzare il glutine e di ritardare il processo di idratazione della farina. Per la buona riuscita di un lievitato è opportuno che sale e lievito non entrino in contatto diretto soprattutto quando ci sono le farine forti. L’aggiunta del sale serve generalmente per favorire lo sviluppo della maglia glutinica e per facilitare l’incordatura dell’impasto.
Ne serve però poco, perché minore è la quantità di sale più sarà breve il tempo che servirà all’impasto per incordarsi. Proprio per questi elementi il sale di solito va messo come ultimo ingrediente. Escludere il sale dagli impasti può certamente esser fatto ma ha delle conseguenze che bisogna sapere.
Senza sale la pasta non solo risulterà più insipida per quanto riguarda il sapore, ma avrà anche un volume più basso, una forma più piatta e un colore più chiaro. Naturalmente anche l’esatto contrario e cioè inserire una quantità eccessiva di sale provoca delle conseguenze che sono di compromissione della struttura ideale dell’impasto.
Il sale serve per controllare l’attività del lievito e donare sapidità. Seguire alla lettera le indicazioni riportate nelle ricette e quindi mettere la giusta quantità e nella fase più opportuna che è molto spesso l’ultima è importante per non sbagliare. Il contatto diretto con il lievito ne inibisce il processo di fermentazione, lo limita o lo blocca.
È meglio infatti che il sale venga disciolto in acqua prima di essere inserito e/o messo quando il lievito è già stato assorbito e incorporato dagli altri ingredienti. Sono piccolissime regole da tenere a mente che fanno la differenza per il risultato della gran parte delle preparazioni a base lievitata.
Parole di Romana Cordova
Laureata in Lettere moderne e specializzata come docente di lingua italiana a stranieri amo scrivere e occuparmi di lifestyle con particolare riferimento all'ambito della gastronomia. Sono autrice di un libro di cucina e tradizioni cattoliche, tema che per diversi anni ho approfondito anche in una trasmissione radiofonica.