Anche quest’anno a Melfi, in provincia di Potenza, avrà luogo la famosa Sagra della Varola: quando si svolge ed altre info utili.
Come sempre in questo particolare periodo dell’anno, torna a Melfi, in Basilicata, in Provincia di Potenza, la tanto attesa Sagra della Varola. Un evento unico che celebre la castagna tipica del territorio, il marroncino del Vulture, detto anche “castagna dei poveri”, che sta per ricevere il marchio I.G.P. per il suo gusto delizioso e la sua ottima qualità.
Il Vulture che domina la cittadina Melfitana è di fatto quasi tutta ricoperta di piante di castagne. Alcuni sostengono che siano state addirittura importate dall’Imperatore Federico II dalla Turchia.
Per due giorni, quindi, il centro della cittadina sarà animato da stand gastronomici, musica, balli e manifestazioni culturali, che avranno proprio come protagonista la “varola”, la vera regina dell’autunno lucano, accompagnata da altre eccellenze locali come l’Aglianico del Vulture.
Dal 18 al 20 ottobre la centralissima Piazza Umberto I a Melfi ospiterà la celeberrima Sagra della Varola, organizzata dalla Pro Loco cittadina. Come da tradizione, il centro lucano il Sabato e la Domenica della penultima settimana di ottobre saranno animati da stand gastronomici, balli, musica e manifestazioni culturali in onore del marroncino del Volture.
Per l’occasione, nei giorni della sagra, la piazza si trasformerà in un grande bosco, con stand dalla forma di tipici rifugi montani, con esposti prodotti tipici del luogo, soprattutto con protagonista questo frutto. Non mancheranno pertanto il castagnaccio, i dolci e il gelato di marroni, la birra di Castagne, la pasta fatta con la farina di castagne, la carne condita con crema di marroni e la pizza al marroncino. Il tutto accompagnato dall’immancabile vino rosso doc della zona, l’Aglianico del Vulture.
Ogni anno almeno 30.000 persone giungono a Melfi da tutte le parti d’Italia in queste due giornate dedicate alla festa del marroncino del Volture, proprio per gustare la regina del territorio. Nessuno infatti sa resistere alla tentazione di provare la classica “varola” (nome dato alle caldarroste ed anche al recipiente pieno di fori in cui queste vengono arrostite), girando non solo tra i mercatini, ma cogliendo anche l’opportunità di fare una tappa presso le numerose mostre e i tanti monumenti di una città italiana spesso sottovalutata, ma che offre in realtà una lunga tradizione storica ed una vasta cultura dell’ospitalità.
Molte agenzie turistiche organizzano degli appositi tour per raggiungere Melfi da diverse zone d’Italia. In questo modo, non solo è possibile partecipare alla sagra, ma si può anche fare una visita guidata della città ad un prezzo comprensivo anche del trasferimento in bus da e verso il luogo di partenza.
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