Di Cesare Orecchio | 29 Dicembre 2024
Se anche quest’anno avete fatto i classici roccocò napoletani natalizi, ecco alcuni trucchi per conservarli: dureranno sino a fine gennaio!
Panettone e pandoro sono i classici dolci natalizi per eccellenza, quelli che dalle tavole del profondo Sud all’estremo Nord di certo non mancano. Tuttavia non dimentichiamo i vari dolci tradizionali regionali, tutti unici, golosi nel proprio genere e ricchi di storia. Qualche esempio è il pan dei morti napoletano, che in realtà si prepara anche durante il Natale, i buccellati siciliani, le rame di Napoli, i mustaccioli e ovviamente loro, i fantomatici roccocò. Biscotti più o meno croccanti profondamente speziati grazie alla presenza del pisto, un misto aromatico con diverse spezie.
Questi biscotti vengono preparati già nella settimana che precede il Natale e ci fanno compagnia sino al 6 gennaio, ultimo giorno di feste. Solitamente se ne preparano in quantità per gustarli sempre e regalarli agli amici, ma come si conservano quando ne avanzano un bel po’? Il rischio di perderli o al contrario di fargli perdere il tipico sapore speziato si corre. Ecco perché bisogna seguire questi semplici trucchi, i conserveremo a dovere e dureranno sino a fine gennaio!
Come conservare i roccocò natalizi: alcuni trucchetti speciali per averli sempre come appena sfornati
I roccocò natalizi appartengono alla tradizione culinaria napoletana, ma in realtà sono ampiamente preparati anche al Nord e al Sud. Sono delle ciambelle piuttosto grosse e spesse, che vengono cotte in forno e che risultano croccanti all’esterno. Possiamo trovarli sia nella versione classica secca, da inzuppare come vuole la tradizione in un vino speziato e dolce quale moscato, Vin Santo o Zibibbo, oppure in quella morbida, pertanto l’esterno risulterà friabile, il cuore invece molto tenero.
Quando si fanno i roccocò non si bada di certo alle quantità, anzi, se ne preparano davvero tanti da smaltire in famiglia o da regalare agli amici. Tuttavia il rischio che si corre è quello di farli perdere con facilità oppure di modificare aspetto, consistenza e gusto. In questo caso bisogna conservarli con attenzione e un pizzico di furbizia. Il metodo più classico, per cominciare, prevede semplicemente l’uso di una scatola di latta, perfetta per isolare i biscotti dalla temperatura esterna. Dureranno con molta tranquillità sino a due settimane.
Ma non è questo l’unico metodo di conservazione: difatti, se ne abbiamo preparati parecchi, alcuni potremo congelarli, a patto che non si formino i cristalli di ghiaccio in superficie, o il rischio è che, una volta scongelati, risultino umidi e troppo morbidi. Pertanto bisognerà inserirli nei sacchetti adibiti al gelo e successivamente inserire questi ultimi in contenitori con tappo ermetico. In questo modo si conservano perfettamente sino ai 6 mesi. Se invece avete l’impasto ancora crudo(qui trovate la nostra ricetta), possiamo congelarlo inserendolo in un contenitore con tappo ermetico o ancor meglio sottovuoto.
Infine, se abbiamo dato loro la forma, ma non li abbiamo ancora cotti possiamo disporli su una leccarda distanziati l’uno dall’altro, inserirli in congelatore e attendere che solidifichino. Successivamente basterà raccoglierli in un sacchetto e lasciarli in freezer, cuocendoli all’occorrenza direttamente in forno, allungando i tempi di cottura di qualche minuto.
Parole di Cesare Orecchio
Amante dell’arte, della cucina e della scrittura, inizio il mio percorso a soli 18 anni dopo essermi diplomato in Storia della Moda e tecniche della confezione, pubblicando la mia prima raccolta di poesie ‘Petali di vita’. Ho cambiato poi vita diventando cuoco professionista nella mia città natale Messina per poi abbracciare la scrittura a 360°.