L’alimentazione medievale sta tornando molto di moda: ecco in che cosa consiste e perché piace così tanto. Le curiosità che non ti aspetti.
Il cibo e la cucina vantano una lunga storia che affonda le proprie origini all’inizio dei tempi. Essendo espressione della nostra cultura, non c’è da stupirsi se questo settore abbia attraversato diverse fasi, subendo di volta in volta l’influenza delle varie epoche storiche e riflettendo gli usi e i costumi della società.
Il Medioevo, in particolare, è stato un periodo molto interessante dal punto di vista alimentare. Non solo in senso stretto, ma anche in riferimento ai banchetti e alle usanze a tavola.
E proprio l’alimentazione medievale sembra che di recente stia tornando in auge. Vediamo in che cosa consiste e perché piace molto alle persone.
Sebbene sia da sempre considerato il periodo buio della storia, il Medioevo presenta anche alcuni aspetti significativi. Per esempio, è interessante analizzare le abitudini alimentari delle persone dell’epoca. Oggi, quando si parla di alimentazione medievale, si fa riferimento ad un tipo di cucina che è nata dalla fusione di due culture diverse: quella degli Antichi Romani, basata essenzialmente sull’assunzione di cereali e ortaggi, e quella di barbari come Goti, Vandali e Longobardi, che si nutrivano soprattutto di carne.
Nel concreto, l’alimentazione medievale era basata sul consumo di tutte le verdure e di tutti i cereali. Non mancavano inoltre vari tuberi e radici, i legumi e la frutta. Ovviamente sono esclusi dal novero i prodotti non ancora conosciuti come i pomodori, le patate e il mais. Per quanto riguarda il pesce, a differenza che nell’Antica Roma dove si allevavano perfino specie di mare, nel Medioevo si consumavano perlopiù pesci di acqua dolce, che erano fra l’altro di appannaggio dei più ricchi.
Una curiosità dell’epoca è che alcune pietanze erano arricchite con l’oro, poiché si pensava che facesse bene per combattere una serie di malattie. Inoltre nel Medioevo, siccome c’era in generale un profondo legame con la natura e i quattro elementi, anche il cibo doveva avere a che fare con acqua, aria, terra e fuoco. Poiché gli elementi erano collegati agli stati d’animo degli uomini, un cuoco doveva cercare di correggerli attraverso l’alimentazione.
È anche interessante osservare che è proprio nel Medioevo che nasce la sequenza delle portate così come la conosciamo oggi. L’idea alla base era che lo stomaco era come una pentola in cui il cibo finiva di cuocere una volta ingerito. Dunque, bisognava prima partire con qualcosa di leggero, come frutta e verdura in grado di stimolare l’appetito, e procedere via via con cibi sempre più pesanti ed elaborati secondo il seguente ordine: minestre e zuppe, carni leggere, carni pesanti e pasticci.
Per completare il processo di cottura ed avviare lo stomaco alla digestione, si concludeva il pasto con alimenti astringenti come formaggio stagionato, frutta aspra, vino speziato, dolci zuccherati, anici e coriandolo canditi. Ricordiamo, infine, che l’alimentazione dell’epoca era molto influenzata dal calendario cattolico che imponeva, come oggi, qualche privazione in alcuni momenti precisi. Pertanto, i cuochi si dovevano ingegnare per cucinare in modo gustoso, ma allo stesso tempo più leggero e senza determinati ingredienti.
Per rendere le portate più accattivanti alla vista si ricorreva spesso alle illusioni ottiche. Alcuni cibi infatti rappresentavano qualcosa di diverso rispetto a ciò che erano davvero. Non c’è quindi da stupirsi se l’alimentazione medievale sia tornata di moda.
Per alcuni aspetti non è poi molto diversa da ciò a cui siamo abituati noi oggi. Basti pensare all’uso delle spezie, alla successione delle portate e alle decorazioni dei piatti. Certo ci siamo evoluti, ma è proprio dal Medioevo che abbiamo preso ispirazione! Se sei un appassionato di cucina, scopri delle altre curiosità legate ad esempio agli utensili. Resterai molto sorpreso.
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